Duchange#TalentPrize2014

Sette anni a scandagliare le cavità inesplorate del contemporaneo. Per cercare un’alternativa. Senza seguire una strada retta, abbiamo percorso deviazioni il più delle volte fortunate. Anche quest’anno, come i sei precedenti, il Talent prize segue questo percorso. Quindici artisti: un vincitore, nove finalisti, cinque premi speciali e l’Atelier Wicar i protagonisti della mostra che dal 14 al 29 novembre è ospitata alla Casa dell’Architettura e ai quali abbiamo interamente dedicato il nostro prossimo numero. Ve li presentiamo brevemente, uno al giorno, in modo che anche voi possiate giudicare ciò che abbiamo trovato nelle nostre deviazioni. Perché si sa, non c’è retta via senza un’alternativa.

Raphaële Duchange riproduce nelle sue opere l’incoerenza di fondo del reale; il mondo che ci circonda sfugge ai nostri tentativi di rielaborarlo logicamente, quindi dare una forma compiuta al caos è impossibile anche per l’arte. Non si può passare davanti a Vision sans tête senza essere risucchiati da un vortice di colori e materiali differenti: eppure in questa instabilità generale, ogni frammento ha un senso e un proprio posto nello spazio. Attraverso quest’opera l’artista racconta il suo impatto con Roma, riproduce l’effetto che la città ha avuto su di lei e ci fa rivivere il suo choc percettivo di fronte al bric-à-brac estetico della città eterna. Il fruitore dell’opera si sente frastornato e rivive il senso di inquietudine che ha provato l’artista di fronte al contraddittorio coesistere, in una sola città, di spigolosità e dolcezza, brutalità e nobiltà. Duchange, nel tentativo di rielaborare artisticamente questa sovrabbondanza, ha scelto di lavorare sull’esplosione, sul gesto vandalico che sovverte le cose. L’arte diventa un modo per dissipare la frustrazione che deriva dal voler dare a tutti i costi un ordine alle cose. Quest’ordine non c’è: per questo la ricerca dell’artista non mira a una coerente idea di bello ma porta alle estreme conseguenze la follia di colori, sensazioni e rumori che il reale offre. (Testo delle curatrici della mostra, Alexandra Russi e Arianna Ioli)

Per tutti gli artisti del Talent Prize 2014

 

Articoli correlati