MasettoMaghe#Talentprize2014

Sette anni a scandagliare le cavità inesplorate del contemporaneo. Per cercare un’alternativa. Senza seguire una strada retta, abbiamo percorso deviazioni il più delle volte fortunate. Anche quest’anno, come i sei precedenti, il Talent prize segue questo percorso. Quindici artisti: un vincitore, nove finalisti, cinque premi speciali e l’Atelier Wicar i protagonisti della mostra che dal 14 al 29 novembre è ospitata alla Casa dell’Architettura e ai quali abbiamo interamente dedicato il nostro prossimo numero. Ve li presentiamo brevemente, uno al giorno, in modo che anche voi possiate giudicare ciò che abbiamo trovato nelle nostre deviazioni. Perché si sa, non c’è retta via senza un’alternativa.

L’opera Nascita, evoluzione, morte di Simone Masetto Maghe è un trittico ottenuto per decolorazione. L’artista intende rappresentare il ciclo naturale della vita. Si tratta di una costruzione apotropaica, in risposta a esigenze della ragione e a valori dello spirito, ottenuta assemblando elementi che sollecitano le sue visioni e i suoi sensi per ridefinire costantemente dubbi e contraddizioni della sua natura, rilasciando così nell’opera un sentimento di riflessione alla vita. Si instaura così un rapporto di simbiosi con la materia e con la memoria. Il legno col quale ha costruito i telai costituiva il letto di morte di suo nonno, al quale era molto legato. La decolorazione del velluto nero è un gesto che si manifesta nel tempo, simbolo della luce che segna il passaggio all’eternità, da un punto di partenza a un punto di arrivo. (Testo delle curatrici della mostra, Alexandra Russi e Arianna Ioli)

Per tutti gli artisti del Talent Prize 2014