I perfetti imputati per un processo probabilmente già scritto. Uccisi il 23 agosto del 1927 sulla sedia elettrica del carcere di Charlestown per una rapina con duplice omicidio – il 15 aprile di sette anni prima al calzaturificio Slater and Morris di South Braintree, nei pressi di Boston, che gli fu attribuita per fini politici ma che realmente non avrebbero mai compiuto – gli anarchici Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti non hanno mai smesso, loro malgrado, di essere “ricordati” attraverso canzoni, libri, film, documentari e spettacoli teatrali. Forme d’arte alle quali va aggiunta la pubblicazione dell’intensa graphic novel edita in Italia da Panini comis. Scritto e illustrato in bianco e nero dal maestro del fumetto indipendente Rick Geary, Le vite di Sacco e Vanzetti (80 pagine, 9.90 euro) consente al lettore di rivivere una delle pagine più dolorose legate all’imponente emigrazione italiana.
Tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento diversi milioni di nostri connazionali si imbarcarono sui transatlantici con l’obiettivo di raggiungere un paese allora soltanto immaginato, l’America, dove cominciare – seppur tra numerose difficoltà –una nuova esistenza. Tra loro c’erano Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti (sarebbero diventati rispettivamente calzolaio e pescivendolo), legati da quello spirito di libertà che, congiuntamente alla loro origine, ne avrebbe segnato il destino. Da parte sua Geary, classe 1946, fornisce un’esauriente ricostruzione storica di un processo che è stato, anche e soprattutto, la cartina di tornasole del clima di sospetto e timore che in quegli anni accompagnava i flussi migratori. Spiega l’autore: «Ho scoperto che questa vicenda è stata abbastanza dimenticata negli Stati Uniti. Dunque ho pensato di realizzarne un volume, anche per riaccendere l’interesse delle persone».
Autore di storie e illustrazioni per pubblicazioni come Dc comics, Rolling Stone, Los Angeles Times, New York Times book review (dal 1977 si è dedicato interamente ai fumetti) e creatore di una serie di romanzi grafici che hanno illustrato i delitti e i casi di cronaca nera più efferati del diciannovesimo secolo, nella sua graphic novel Geary descrive in modo certosino, quasi maniacale, tutti i dettagli e i colpi di scena di una vicenda la cui eco, terribile, è arrivata fino ad oggi. «Sono certo che Sacco e Vanzetti, nonostante fossero innocenti, siano stati sacrificati ai pregiudizi etnici e politici del tempo», riprende l’autore, convinto che «una vicenda come questa si potrebbe ripetere anche negli Stati Uniti di oggi. Basterebbe sostituire le parole musulmano e terrorista con quelle di italiano e anarchico». Info: www.paninicomics.it