Art&Ars Gallery, Crossroad

Sapiente miscela di happening e narrazione artistica questa l’esposizione curata da Giuseppe Arnesano e inaugurata in occasione della decima edizione della giornata nazionale del contemporaneo, manifestazione promossa da Amaci. Crossroad: incrocio è il titolo dell’intervento performativo dove Massimo Pasca, Giuseppe Apollonio, Brizzo e Ivan Garrisi sono i protagonisti dell’happening, l’incontro/incrocio tra la performance artistica, il pubblico e le dimensioni socio-urbane del territorio. L’undici ottobre scorso dunque Art&Ars Gallery a Galatina (Le) smette di essere puro contenitore per trasformarsi in uno spazio dinamico: gli artisti realizzano alcuni interventi site-specific e i fruitori divengono parte integrante dell’episodio estemporaneo. Già nei giorni che hanno preceduto l’inaugurazione lo spazio della galleria, quello architettonico interno e circostante, vive appieno questo rapporto osmotico con la strada e il tessuto urbano circostante lasciando le porte aperte e accogliendo ogni interazione possibile con passanti e curiosi.

I quattro artisti sono chiamati a relazionarsi, ognuno utilizzando il proprio specifico linguaggio, con l’idea di dimensione urbana: Massimo Pasca, carismatico live painter e poliedrico artista conduce da anni una ricerca pittorica sublimata nel rinnovamento colto del segno di Keith Haring. Non da writer Pasca vive comunque d’istinto quel tempo urbano/musicale, tempo inteso come voracità interiore nell’esecuzione del gesto, paragonato idealmente al blitz illegale dei graffitisti. Armato di uniposca traccia i suoi famosi flussi di coscienza segnici da cui emerge la sua ironica e dissacrante visione del reale. L’artista si esprime spesso per citazioni che portano lo spettatore a condurre un viaggio nel tempo e nello spazio, tra storia dell’arte, letteratura, musica e il tutto comunicato con colori vivaci e con il suo inconfondibile stile fumettistico e pop.

Per Giuseppe Apollonio invece le città sono un groviglio di cose giustapposte e disarmoniche dove le forme stereotipate frantumano le relazioni umane. Il disequilibrio delle proporzioni, visibile in alcuni oggetti del quotidiano, è l’unico appiglio per rimanere legati alla condizione dello spazio reale. Gli scatti di Brizzo che, non da fotografo, ma da digital artist, percepisce in maniera intimistica e analogica i sommessi gemiti di paesaggi e architetture affrontando la questione di vivere il territorio con una propensione di indagine diretta dei luoghi extraurbani, introducendo e documentando con sensibilità bucolica un rapporto intrinseco e immaginario con lo spazio. Ivan Garrisi, giovane suond artist e performer, modula e fa connettere le instabilità del suono con le reazioni comportamentali degli individui; attraverso un processo di ibridazione tra video, musica elettronica e informatica musicale, rielabora un concetto di espressività multimediale nel quale il fattore sorpresa gioca un ruolo fondamentale.

Crossroad cerca dunque simbolicamente un dialogo all’interno del mondo artistico stesso attraverso le relazioni delle personalità coinvolte, queste, attraverso medium e linguaggi differenti trovano un punto d’incontro nelle esigenze narrative, conoscitive e sperimentali. Simultaneamente gli artisti in mostra dialogano e coinvolgono direttamente il pubblico, così come durante il vernissage. Lo fanno nelle quattro direzioni in cui metaforicamente si dirama un incrocio: con l’intento di fare quanta più strada possibile dal punto di partenza: l’evento, punto iniziale di un processo che vuol essere in divenire. All’incrocio si approda dopo aver compiuto un certo percorso e da questo punto si riparte con sensazioni nuove e nuovi stimoli.

Ancora una volta in e out, interno ed esterno si compenetrano favorendo incorporeità transitorie e fluttuanti; dunque l’imprevisto è descritto nei sospiri della città fatti dai brusii, dalle macchine, dai passanti, dagli uccelli e da tutto ciò che scorre, si muove, vibra e anima lo strato e il substrato nel bel mezzo di quell’ideale incrocio urbano delle sensazioni. Per il finissage del 24 ottobre i fogli disegnati dagli artisti verranno letteralmente fatti a pezzi e messi all’asta partendo da prezzi popolari. Diverse misure, diversi particolari di un unicum nato per essere sezionato, saranno acquistabili facendo un’offerta. Le misure andranno dalla grandezza di una cartolina fino a formati molto più grandi come il 70×100. Questa azione è stata pensata non solo come momento volto a dare dignità e supporto pratico al processo creativo e agli artisti ma anche come occasione ludica e di confronto.

Fino al 24 ottobre; Art&Ars Gallery, via Raimondello Orsini 10, Galatina Lecce; info: www.artandarsgallery.it