Anselm Kiefer a Londra

Le bellissime sale della Royal academy di Londra ospitano la mostra di uno degli artisti più prolifici e interessanti della scena contemporanea: Anselm Kiefer. Aperta al pubblico fino al 14 dicembre l’esposizione ripercorre l’intenso lavoro dell’artista dagli anni Settanta ad oggi, risultato dell’efficace collaborazione con la curatrice Kathleen Soriano. Nato nel 1945 in Germania, Kiefer riflette costantemente sul periodo nazista della storia tedesca e la sua rimozione collettiva indagando le radici simboliche, religiose e filosofiche che sono all’origine degli eventi. Un’arte complessa in cui spiritualità, alchimia e poesia si contaminano con elementi della mitologia germanica. La mostra si apre con la serie di acquerelli di grandi dimensioni Heroic Symbols e numerosi libri che raccolgono disegni, xilografie e fotografie. Libri che hanno un forte significato nell’universo di Kiefer perché diari personali e allo stesso tempo opere deputate a ricreare la memoria collettiva. Sono esposti anche gli Occupations books, una collezione di autoritratti fotografici in cui l’artista indossa abiti militari ed alza un braccio per riprodurre il saluto hitleriano in luoghi che per lui hanno un forte valore simbolico. Azioni molto discusse negli anni Settanta e ancora cariche di forza espressiva. Degli stessi anni sono i dipinti della serie Attic, così chiamati perché le scene raffigurano l’interno dello studio di Kiefer del tempo, la soffitta di un’ex scuola a Hornbach. Luoghi sospesi, enigmatici che sembrano divenire sacri grazie alle gigantesche dimensioni, in cui s’interroga sul significato dell’arte.

Uno dei temi principali dell’opera di Kiefer sono infatti le grandi costruzioni architettoniche. Affascinato dal loro significato culturale, negli anni Ottanta concentra la sua attenzione sugli edifici del Terzo Reich e le costruzioni mesopotamiche. Opere dall’impatto visivo impressionante ottenuto attraverso pennellate dense, materiche che invitano lo spettatore ad avvicinarsi il più possibile. L’andamento cronologico della mostra è interrotto in modo inaspettato dall’istallazione site specific Ages of the world: una monumentale piramide di tele, lastre di metallo, carbone, libri accatastati rappresentano il ciclo della vita, l’evoluzione dell’umanità caratterizzata da conquiste e fallimenti. La percezione dell’opera è straniante anche grazie al contrasto dei materiali ruvidi, torbidi con le candide pareti della Royal academy che fa pensare immediatamente al rapporto tra la terra e il celeste.

Il percorso continua in una sala dove dei giganteschi pannelli incisi con elementi naturalistici ricreano una foresta, tema carico di significati reconditi e citazioni letterarie. Kiefer ha una visione del tempo ciclica che si riflette anche nei suoi lavori e la mostra si conclude con un suggestivo ritorno al colore per raccontare un alternativa Germania post guerra, rigogliosa e sognante. Una retrospettiva emozionante, che fa riflettere su tematiche universali attraverso la sensibilità di un’artista che da voce al silenzio.

Fno al 14 dicembre, Royal academy, Londra; info: www.royalacademy.org.uk

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