Di Fabio a Monaco

Monaco di Baviera

Sono vent’anni che Alberto Di Fabio indaga con la sua ricerca un mondo fatto di molecole, sinapsi, equilibri biologici e astri. La sua arte è un continuo dialogo tra naturale e soprannaturale: «Quando dipingo io parlo con Dio», ha spiegato l’artista in una recente intervista su Inside Art. La sua dialettica animata da un linguaggio che attinge ai principi della fisica lo ha reso molto celebre nel mondo scientifico. «Gli scienziati del Cern di Ginevra – ci ha raccontato l’artista – mi hanno convocato più volte per discutere sulle mie opere nella speranza di trarne ispirazione per le loro ricerche». Ma il viaggio continuo della sua mente tra le stelle e le galassie non ha scalfito minimamente il suo ordine e la sua disciplina nel lavoro. Di Fabio, anche per questo, è un artista ”di razza”. Pedigree Gagosian. L’autorevole galleria newyorkese lo ha fatto entrare nel suo Olimpo e da anni lo invita a esporre nelle sue varie sedi sparse per il mondo.
Nonostante l’artista sia stato ormai consacrato dalla critica e dal mercato, non ha mai dissolto il suo contatto con la realtà, con la sua terra d’origine, l’Abruzzo, con la sua storia. L’estate scorsa ha esposto a Castelbasso (Teramo) in una mostra dal titolo Paesaggi della mente, curata da Laura Cherubini ed Eugenio Viola e pensata per ripercorrere un filo ideale tra Di Fabio, la sua terra d’origine e suo padre, artista anche lui.

Domani, invece, ci sarà il finissage del suo ultimo progetto. Si tratta di una mostra allestita all’European respiratory society international congress 2014, a Monaco di Baviera. Un ennesimo lavoro che sancisce il profondo legame tra Di Fabio e la comunità scientifica. La mostra è iniziata il 6 settembre ed è arricchita da molti recenti quadri dell’artista, e non solo. Ci sono grandi mosaici attraversati dalla luce. Aria, fotoni e luce, questa una delle ricette artistiche di Di Fabio. Le opere sono collocate come grandi vetrate gotiche, che sono il simbolo della comunicazione tra Dio e l’uomo, tra la luce eterna e l’oscurità che alberga dentro ognuno di noi. Il soggetto astronomico evoca visioni cinetice extrasensoriali, mentre intricate simmetrie alludono a mondi paralleli.

La descrizione poetica di elementi naturali ha indotto gli invitati al congresso a conciliare una visione altamente artistica e naturale con quella spirituale. Un utile sistema pensato per suggerire una contemplazione delle opere di Di Fabio, con l’auspicio che l’osservazione attenta e profonda possa ispirare possibili formule e soluzioni grazie all’elevazione dello spirito che le opere dell’artista sistematicamente suggerisce.

Info: www.albertodifabio.com

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