Fabrizio Plessi, uno dei primi sperimentatori della video art in Italia tra gli anni Sessanta e Settanta e da sempre protagonista sulla scena internazionale come ideatore di coinvolgenti e spettacolari videosculture e videoinstallazioni ambientali, non ha mai nascosto il suo debito di formazione verso l’opera di Pino Pascali e l’elemento dell’acqua, che in Plessi è diventato un suo segno distintivo. Il Premio Pascali giunge come coronamento a una lunga carriera costellata di successi internazionali. Con queste parole la commissione composta dai critici Marco Senaldi, Marco Tonelli e Rosalba Branà ha motivato la scelta di premiare l’artista Fabrizio Plessi con il premio Pino Pascali.
In omaggio all’immaginario pascaliano, Fabrizio Plessi realizza per il Museo fondazione Pino Pascali due maestose installazioni video nelle quali l’elemento acqua è metafora di purificazione, vita, morte, rinascita. Il pavimento dell’ambiente centrale del museo attraversato da fiumi virtuali; sulle pareti grandi cascate. Un’esperienza sensoriale che scaturisce da 40 monitor, attraverso il suono, l’inafferrabilità della luce e dei colori dell’acqua, raggiungendo la massima espressione nella dimensione visiva e sonora di forte impatto emotivo. «Amo le onde – dichiara Plessi – che spazzano via le secche del nostro quotidiano e della sua banalità. Non si può vivere non creando onde, bisogna sempre agitare le acque». Moderno alchimista di materiali quali il carbone, il legno, il ferro, la paglia, il marmo; prestigiatore dell’alta tecnologia, Plessi crea il “cangiante elettronico”.
La tecnologia non è il fine ultimo, diviene strumento espressivo e poetico, l’elettronica e il virtuale sono linguaggi caldi e umani; per Plessi viene istituita alla Kunsthochschule für Medien di Colonia la cattedra di umanizzazione della tecnologia, esattamente quello che l’artista riesce ad infondere nelle sue video-installazioni: significati, conoscenza, filosofia, emozioni dell’anima. Artista eclettico, ha attraversato cinema, Tv, teatro, opera lirica, scenografia, moda, lasciando un segno stilistico unico e irripetibile; l’omaggio di Plessi a Pascali è appassionato e profondo, il riconoscimento del Premio arriva dopo la partecipazione a 12 Biennali di Venezia, a mostre presso istituzioni prestigiose quali il Guggenheim di New York e Bilbao, al Centre Pompidou, il Museo Ludwig di Colonia e Budapest. Numerosi i premi vinti tra cui la Quadriennale di Roma, ad Hannover viene consacrato come miglior artista; nel 2013 è stato inaugurato al Passo del Brennero il Plessi Museum un diamante grezzo incastonato tra le montagne di Bolzano, scrigno prezioso e memoria storica di un artista capace di rinnovarsi e vitalizzare costantemente il panorama artistico internazionale. Fabrizio Plessi è rappresentato dalla Galleria Contini di Venezia.
Fino al 7 settembre 2014, Fondazione Museo Pino Pascali, via Parco del Lauro 119, Polignano a Mare (Ba); info: www.museopinopascali.it