No name design

Da diversi decenni, Franco Clivio ricerca e colleziona oggetti di uso comune, non recanti la firma di alcun designer famoso, oggetti solitamente considerati banali ma che racchiudono qualità tecniche ed estetiche straordinarie. Questa sua immensa raccolta è esposta ora al Triennale design museum che presenta No name design, mostra curata da Franco Clivio e Hans Hansen, una selezione di circa 1.000 oggetti classificati per funzione, tipologia, materiale o per associazioni formali e visitabile fino al 14 settembre.

Da osservatore perspicace e curioso, Clivio mette in evidenzia l’ingegnosità e l’intelligenza di questi utensili, vero e proprio cabinet de curiosités, la mostra è un omaggio a oggetti a priori insignificanti che però hanno modificato e migliorato la qualità della nostra vita. Il design senza autore è in qualche modo alle origini di quello firmato e in questo caso offre un ulteriore punto di vista sull’intera disciplina.

Una vita segreta, quella degli oggetti comuni che stabiliscono un dialogo virtuoso con gli spazi della Triennale, tempio dei grandi nomi della creatività. Spiega la direttrice Silvana Annicchiarico: «Ho sempre avuto questa grande attenzione per il design che non aveva una paternità che non era assolutamente dichiarato che non era d’autore» e così nella collezione costruita negli anni da Clivio emergono misteriose maschere lignee, oppure comuni forbici e perfino oggetti industriali; «Mi ha interessato di Franco – continua Annicchiarico – il suo sguardo un po’ da antropologo». E infatti quello che infine è maggiormente interessante è proprio lo sguardo del collezionista, non tanto il singolo manufatto in sé, ma vedere l’insieme di questi mille oggetti, giustapposti l’uno all’altro, classificati per impugnatura, per dimensione o per funzione.

Fino al 14 settembre; Triennale design museum, viale Alemagna 6, Milano; info: www.triennale.org

Articoli correlati