Il Guggenheim di Venezia presenta Solo per i tuoi occhi. Una collezione privata, dal Manierismo al Surrealismo, a cura di Andreas Beyer, professore di storia dell’arte all’Università di Basilea. Per la prima volta il grande pubblico può vistare una preziosa e inedita selezione di opere provenienti dalla collezione dei coniugi Richard e Ulla Dreyfus-Best, raccolta realizzata nell’arco di oltre trent’anni. In effetti alcuni dei lavori esposti sono stati scelti in occasione di altre mostre ma fino a oggi mai nel contesto della raccolta di cui fanno parte. Un’occasione irreperibile che la città lagunare può coccolare per un lungo periodo (infatti questo eccezionale evento è a disposizione dei visitatori fino a fine agosto). Circa 110 pezzi, tra oggetti, dipinti, disegni e sculture che spaziano dal medioevo al presente.
Viaggiare nel tempo senza lasciare l’esperienza culturale e conoscitiva dell’oggi, così da osservare, con lo guardo contemporaneo, un’evoluzione storica scritta nei libri, nelle enciclopedie, e riuscire ad attualizzare realmente e materialmente quella comprensione che fino a poco fa era viva solo in forma teorica e spesso non contestualizzata. Solo in questo modo è possibile far fortemente emergere l’attualissima questione dell’impatto e della forza che l’arte ha avuto nel corso dei secoli. In un’epoca in cui il cross-over di mezzi espressivi, tecniche e generi determina sempre più la percezione complessiva dell’arte, questa collezione esprime il proprio carattere unico ed esemplare. E’ fondamentale ricostruire il mosaico, il vortice del cammino di sviluppo creativo che ha seguito passo dopo passo l’uomo, senza abbandonarlo perché uno è essenziale all’altro. Definire le tappe fondamentali, i punti di svolta per intraprendere così la giusta direzione.
Non semplice il lavoro del curatore, riuscire ad accostare oggetti apparentemente lontani fra loro ma decisi a seguire un sentiero comune, un’impresa pionieristica, guidata da un principio che esclude qualsiasi casualità. Opere che rispettano sempre i criteri di originalità e qualità, presupponenti un potere referenziale e didattico. Il profano con oggetti di arte erotica o religiosa, il tutto a partire dal XII secolo. Disegni dei maestri del Rinascimento e del Barocco incontrano gli enigmatici mondi pittorici del Surrealismo, le eccentriche visioni oniriche del XVIII secolo si trovano con i pezzi fantastici del Manierismo, il Simbolismo armonizza con la Pop Art. Tra i capolavori, riflessioni di maestri come Hans Baldung Grien, Hans Bellmer, Arnold Böcklin, Victor Brauner, Pieter Bruegel il Vecchio, Angelo Caroselli, Giorgio de Chirico, Francesco Clemente, Salvador Dalí, Francesco del Nomé, Gustave Doré, Max Ernst, Frans Floris, Johann Heinrich Füssli, Marten van Heemskerk, Jan van Kessel, Alfred Kubin, René Magritte, Man Ray, Gustave Moreau, Richard Oelze, Yves Tanguy e Andy Warhol.
Peggy Guggenheim svolse un ruolo determinante nella storia dell’arte del Novecento. Era solita dire che è un suo dovere proteggere l’arte del suo tempo e a questa vocazione e alla creazione del suo museo dedicò buona parte della vita. Oggi sarebbe felicissima di osservare questa esposizione e sottolineare che il suo spirito è dedicato all’arte di tutti i tempi. Mai di parte ma attenta osservatrice del mondo, che non giudica, sempre in equilibrio tra le diverse realtà, basti pensare alla serata inaugurale dello spazio veneziano, Peggy indossò un orecchino di Tanguy e uno di Calder, per dimostrare la sua imparzialità tra l’arte surrealista e quella astratta. Solo per i tuoi occhi, racchiude nel suo profondo quel forte desiderio di museo senza fine, in continuo divenire, che cammina al di sopra del tempo e dello spazio per sollevare l’arte dalla povertà del luogo comune, della ripetitività, della mediocrità. Il progetto è inoltre in collaborazione con il Kunstmuseum di Basilea, Svizzera, dove sarà allestita la mostra dal 21 settembre al 4 gennaio 2015.
Fino al 31 agosto, Collezione Peggy Guggenheim, 701 Dorsoduro, Venezia; info: www.guggenheim-venice.it