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Roma

Inaugura oggi, 14 maggio, la doppia personale di Michela de Mattei e Aldo Grazzi a cura rispettivamente di Saverio Verini e Aldo Iori. Una sorta di doppio confronto generazionale tra artisti e curatori, che riflette sulla tensione non risolta delle forme e il loro rispettivo spazio nel mondo. La de Mattei risponde, trovando nella scultura il mezzo d’espressione ideale, con un tentativo di rimodulazione che si esplicita nella sua precarietà, alla ricerca di una misura imperfetta, proprio per questo irriducibilmente umana. Le fa da contraltare la riflessione sullo spazio e sul tempo di Grazzi: mentre all’inizio della sua indagine l’artista trova una certa rassicurazione nel modulo, nella ripetizione e nell’alternanza geometrico-matematica, successivamente, attraverso l’applicazione della logica binaria di presenza-assenza, introduce elementi come l’assenza di trama e di ordito, che lo conducono a una spiccata libertà formale, con i lavori smontati dai telai e un interesse per la scultura, rinnovato. Fino al 25 luglio negli spazi della galleria romana Smart, nuovo polo per l’arte. Info: www.smartroma.org