L’isola senza sorriso

In una notte tempestosa il geologo Milander Dean approda sull’isola Yulkukany, misteriosa terra di balenieri, per studiare da vicino le affascinanti rocce del luogo. Lo accoglie con entusiasmo Elianor, una bambina vitale e briosa («mi chiamo Elianor Mise Yukinde. Nella nostra lingua Yukinde vuol dire meraviglioso. Ma può chiamarmi Eli». Prenderà il via da quest’incontro una serie di avventure incredibili, immerse nel magico folklore popolare. Con la traduzione di Stefano Andrea Cresti, torna Enrique Fernández, classe 1975, autore di respiro internazionale che ha già lavorato con lo scrittore David Chauvel per l’adattamento de Il Mago di Oz, pubblicato in Italia da Tunué. Era il 2012. A poco più di un anno di distanza, la stessa casa editrice dà alle stampe L’isola senza sorriso (64 pagine, 14.90 euro), un delicato e coinvolgente volume a colori. «Eccola arrivato a Yulkukany, signor Dean. L’isola dei balenieri di Yulkukany, triste e dimenticata. Troppo vicina alla costa per il viaggiatore alla ricerca di luoghi esotici, troppo lontana per una comoda traversata. Dimenticata da tutti, sul continente». L’isola senza sorriso di Enrique Fernández rappresenta un racconto suggestivo di un piccolo mondo in notturna ricco di mistero e avventura, con citazioni grafiche sospese tra la Dreamworks, lo studio Ghibli di Hayao Miyazaki e la Disney. Nel graphic novel Milandar Dean è un uomo dal passato difficile («ero padre di un bambino. Era forte e in buona salute, ma una strana malattia se l’è portato via. Mia moglie non ha sopportato da perdita di nostro figlio. Il suo stato ha cominciato a deteriorarsi, si è rinchiusa sempre più in se stessa. E poi, un giorno, è andata via»), al pari di Elianor, una bambina «la cui madre è morta dandola alla luce, mentre suo padre va spesso in mare per lunghi periodi», come spiega la donna che se ne sta prendendo cura. Ma la vita, a volte, sa essere più fantasiosa dell’irreale. E i due, convivendo sull’isola, se ne renderanno conto, imparando l’uno dall’altro. Tornando, finalmente, a sorridere. Info: www.tunue.com

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