Il fotografo della musica

Roma

Rappresentare la musica nel suo farsi, descrivere il rapporto tra l’esecutore e l’ascoltatore nell’unicità dell’interpretazione. È questo l’obiettivo della ricerca di Marco Anelli nella sua ultima mostra I gesti dell’anima, dal primo febbraio al 30 marzo. Un percorso composto da 28 fotografie, la maggior parte di grande formato, dedicate ai più grandi interpreti della musica classica internazionale, musicisti e direttori d’orchestra di fama mondiale. Non è il primo che si inerpica in un discorso di tal fatta. Ma è certamente uno dei pochi che ha scelto, per questo progetto, come spazio espositivo la galleria Cinecittadue arte contemporanea, la prima galleria sorta in un centro commerciale, quello di Cinecittadue, appunto, a fianco ai celebri studi cinematografici capitolini. Nella mostra di Anelli si ritrova l’interesse dell’artista per la musica, frutto della sua lunga collaborazione con l’Accademia nazionale di santa Cecilia, che ha consentito all’autore di affinare il suo sguardo e coltivare la sua idea di musica e che è anche patrocinio di questa esposizione, curata da Giovanna Calvenzi.

Anche qui, come in altri suoi precedenti progetti –come Il calcio – il fotografo si confronta con la necessità di mantenere una certa distanza dal soggetto ritratto. Incredibilmente, fotografare un calciatore o un musicista all’opera impone la stessa regola: non puoi avvicinarti. Con i musicisti si aggiunge una seconda condizione: non puoi fare rumore. Le fotografie risultano quindi silenziosamente distanti e pure profondamente musicali, intime, profonde. Marco Anelli ha deciso di costruire una relazione attraverso l’assemblaggio delle sue immagini al fine di restituire il senso dell’interpretazione. «La gestualità dei musicisti è diventata protagonista della sua indagine visiva e gli interpreti, i loro volti, i loro corpi – spiega Calvenzi – passano quasi in secondo piano: Anelli osserva prevalentemente i gesti, quei movimenti intensi e misurati capaci di far nascere da una partitura l’emozione di una musica».

Questi sono alcuni dei musicisti fotografati: Antonio Pappano, Leonidas KavaKos, Lang Lang, Radu Lupu, Gustavo Dudamel, Christoph Eschembach, Yuri Termirkanov, Martha Argerich, Maurizio Pollini, Uto Ughi, Christian Zacharias, Kent Nagano, Mitsuko Uchida, George Pretre, Mario Brunello, Vladimir Ashkenazy.

Marco Anelli non è nuovo a questo genere di elaborazioni. L’artista romano classe 1968 ha un ottimo curriculum alle spalle, che passa dalla formazione parigina fino ai progetti curati per il MoMa di New York in occasione della performance di Marina Abramovic nel 2010. Adesso è impegnato, tra le altre cose, a lavorare per un concept basato sulle reazioni emotive del pubblico negli stadi durante gli incontri baseball e football americano. La fantasia non gli manca. Il talento nemmeno.

Info: http://www.cinecittadue.com/category/cinecittadue/novita

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