Arte fiera, pronti?

Anche quest’anno torna Arte fiera e Bologna si anima. Dal 24 al 27 gennaio la città sarà palcoscenico di numerose esperienze artistiche, in e off, dentro e fuori dagli spazi deputati dell’arte, con un programma intenso di eventi e happenings. Questa 38esima edizione, sotto la direzione artistica di Giorgio Verzotti e Claudio Spadoni, propone al suo pubblico novità interessanti rispetto alle scorse edizioni: 170 gallerie nazionali e internazionali in più, che allargano l’offerta artistica e aprono ai più contemporanei panorami dell’Est Europa (con la sezione Focus East) e della Cina (grazie alla collaborazione con SH Contemporary e che vedrà Arte fiera presente nell’organizzazione della prossima edizione della fiera di Shanghai); una sezione dedicata alla fotografia, che entra a pieno merito nella rosa dei mezzi espressivi della contemporaneità, curata dall’ideatore del Mia fair Fabio Castelli, mentre un’area della fiera sarà dedicata ai Solo show, ovvero alle gallerie che presentano opere di un unico artista. Ma Arte fiera è anche tradizione e continuità: un interesse particolare quest’anno è stato dato a quelle opere e a quei movimenti che hanno segnato il passaggio artistico epocale tra l’Ottocento e Novecento in Italia, con artisti considerati i precursori dell’odierna ricerca contemporanea. Dalle radici alle sperimentazioni più performative, per tutti. Due interi padiglioni dove i visitatori potranno confrontarsi con maestri indiscussi così come con i più giovani e, diciamolo, sconosciuti artisti da tutte le parti del mondo. Da sottolineare la presenza allo stand di Editalia (Pad 26 – Stand B/60), all’interno del progetto Arte moltiplicata (presentato a ottobre 2012 alla galleria nazionale d’arte moderna di Roma, con l’intento di promuovere i multipli d’arte in Italia coinvolgendo alcuni tra i principali artisti contemporanei come Mimmo Paladino, Carla Accardi, Jannis Kounellis, Joe Tilson e altri), di un’opera multipla di Emilio Isgrò dal titolo Mediterranee, lettere in mare. L’artista siciliano, infatti, ha realizzato per l’azienda del Gruppo Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, una bottiglia con un messaggio, cancellato, chiuso all’interno. Le lettere nella bottiglia sono una tiratura di 25 numeri arabi, ognuna delle quali con differenti data e luogo, e coprono il periodo dal 1981, anno nel quale ha preso corpo l’idea di quest’opera, al 2013, momento nel quale se ne è concretizzata la realizzazione. L’opera vuole essere un grido d’allarme a tutela dell’arte e della cultura: contrapporre al naufragio e alla cancellazione, nuove possibilità di reinventare il mondo e di farlo rinascere.

La bellezza della manifestazione però risiede soprattutto nella sua capacità di disperdersi per le strade della città, travolgendo musei, palazzi istituzionali, gallerie, spazi indipendenti, giorno e notte. Imperdibile per i più mondani, ma anche per godersi una visione al buio delle opere è la Art city white night (sabato 25) con le sue aperture straordinarie, concerti all’aperto e happenings in giro per tutta Bologna; per chi volesse invece spaziare fuori dal circuito della Fiera c’è la seconda edizione di Setup, piccola ma interessantissima fiera che ospita giovani artisti e curatori under 35 nell’Autostazione. Non solo una fiera ma molto di più: un momento per godere l’arte in tutte le sue forme e possibilità espressive, di incontro e scontro con il mercato e l’anti-mercato, un weekend da vivere con e in quella Bologna che riesce, nonostante tutto, a ospitare la più importante manifestazione fieristica nazionale e a mantenere un ruolo di rilievo sulla scena internazionale. Citando le parole dei direttori artistici Verzotti e Spadoni: «Arte Fiera torna a essere l’appuntamento di riferimento per il mondo dell’arte moderna e contemporanea[…]oltre che fiera, un grande evento culturale».

dal 24 al 27 gennaio, Bologna, varie sedi; info: www.artefiera.bolognafiere.it

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