Reinier de Graaf a Roma

Roma

Il grande architetto olandese Reinier de Graaf oggi è a Roma. Il suo lavoro alla direzione dell’Amo, il think tank dell’Office for metropolitan architecture, ha interessato così tanti appassionati che la British school di Roma ha deciso di dedicargli una vetrina per fargli incontrare il pubblico, oggi alle 18, nell’ambito della rassegna Meeting architecture. L’Oma è uno studio internazionale di architettura contemporanea, urbanistica e analisi culturale, fondato nel 1975 e diretto da sei partner (Rem Koolhaas, Ellen van Loon, Reinier de Graaf, Shohei Shigematsu, Iyad Alsaka, and David Gianotten). Reinier de Graaf analizza le caratteristiche del pensiero architettonico e la sua potenziale rilevanza in altri campi della creatività, prendendo in esame il senso della collaborazione tra alcune di queste discipline. Attraverso il suo tipico approccio non convenzionale, affronta alcuni dei temi principali di Meeting Architecture, uno dei quali è proprio il superamento dei confini tra i diversi processi creativi. Nell’opera dell’Aamo, studio che svolge un lavoro complementare a quello dell’Oma, si può vedere un esempio straordinario di questo sconfinamento. Laddove l’Oma rimane legato alla realizzazione di edifici e di masterplan, l’Amo opera in aree che vanno oltre i limiti tradizionali dell’architettura per abbracciare media, politica, sociologia, energia rinnovabile, tecnologia, moda, allestimenti, pubblicazioni e graphic design.

L’Amo ha lavorato con gli Universal Studios, Prada, Ue, l’aeroporto Schipol di Amsterdam, Heineken, Ikea, Condé Nast e Harvard University; ha curato la produzione di mostre per la Biennale di Venezia (su l’Hermitage di San Pietroburgo) e per la Biennale di Architettura di Venezia (sulla conservazione e sullo sviluppo del Golfo Arabo); ha curato, inoltre, numeri speciali delle riviste Wired e Domus. Tra gli impegni recenti figurano il progetto per la rete di energia rinnovabile in Europa, un libro di 720 pagine sul movimento architettonico “Metabolism” (Project Japan, Taschen, 2010) e il programma della nuova scuola di specializzazione architettonica Strelka, a Mosca. Partner dell’Oma, Reinier de Graaf si è unito allo studio nel 1996 come direttore di progetto per il De Rotterdam, il più grande edificio dei Paesi Bassi, attualmente in costruzione. Nel 2002 è divenuto direttore dell’Amo e ha prodotto The Image of Europe, una mostra che illustra la storia dell’Unione europea. Ha diretto numerosi progetti Oma in Medio Oriente e il progetto risultato vincitore nella gara per lo Stadskantoor di Rotterdam, nel 2009. Attualmente è impegnato anche nella riqualificazione del Commonwealth Institute di Londra. A lui si deve l’impegno crescente dell’Amo per un’urbanistica attenta a energia e sostenibilità, nel 2010 ha prodotto, in collaborazione con la European climate foundation, Roadmap 2050: A Practical Guide to a Prosperous, Low-Carbon Europe e, con il Wwf, The Energy Report, programma globale per il 100% di energia rinnovabile entro il 2050.

Il prossimo appuntamento di Meeting architecture, il 15 gennaio 2014, sarà una conferenza con Vivien Lovell, curatrice e direttrice dell’organizzazione Modus operandi. Il 4 marzo 2014 il regista israeliano Amos Gitai incontrerà il pubblico alla British School at Rome e, nelle sere del 5 e 6 marzo, presenterà alcuni suoi film all’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici. Meeting Architecture è realizzato in collaborazione con il Royal College of Art, partner dell’iniziativa, che ospiterà i seminari in programma a Londra.

 

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