Villa Torlonia, il teatro

Roma

Villa Torlonia sta vivendo una seconda giovinezza. Da luogo degradato e semiabbandonato nel centro di Roma è diventata ormai un vero e proprio laboratorio culturale, dove arte, musica e, da oggi, drammaturgia, animano la vita della città. Questa mattina è stato inaugurato il teatro di villa Torlonia, straordinario e monumentale, proprio come nel 1841, quando fu realizzato dall’architetto Quintiliano Raimondi, su commissione del principe Torlonia per celebrare le sue nozze con Teresa Colonna. Il progetto rispecchiava il gusto eclettico dell’epoca con la compresenza di uno stile classico e maestoso nel corpo centrale, di modelli più prettamente nordici nella serra in vetro e ghisa del prospetto meridionale, di una sala gotica e di una moresca. Tutti elementi che convivono con le stanze neoclassiche. Quasi tutte le decorazioni sono state realizzate da Costantino Brumidi, un grande artista poco noto in Italia ma celebre negli Usa dove ha affrescato il Capitol di Washington, un lavoro che gli è valso l’appellativo di Michelangelo d’America.

Nel restauro, realizzato grazie alla sinergia tra Sovrintendenza capitolina, Zetema, assessorato alla Cultura di Roma e al contributo dello sponsor Pirelli spa, queste peculiarità hanno ritrovato la luce. I segni del tempo sono spariti, le ferite lasciate dalla storia anche. Questo spazio adesso diventa una scena per la nuova creatività grazie al suo inserimento all’interno della Casa dei teatri e della drammaturgia contemporanea, una rete di cui già fanno parte il teatro Biblioteca Quarticciolo, il teatro Tor Bella Monaca, il teatro del Lido di Ostia, il teatro Scuderie Villino Corsini e il teatro Elsa Morante. A villa Torlonia l’amministrazione capitolina sperimenterà un nuovo modello di utilizzo, finanziando quattro residenze creative per compagine che lavorano nel campo della danza, della drammaturgia e della performance contemporanea e che saranno selezionate attraverso un bando pubblico, aperto dal 9 dicembre. Il risultato delle residenze sarà la realizzazione di uno studio scenico o di uno spettacolo che proporrà anche attività legate al territorio. Ognuno dei progetti selezionati riceverà da Zetema, in accordo con Roma Capitale, un finanziamento di 10mila euro.

«Oggi restituiamo alla città un luogo che rappresenta un unicum di architettura dell’Ottocento italiano, inaugurato nel 1876 – ha detto il sindaco di Roma Ignazio Marino – villa Torlonia si candida a essere un polo attrattivo della città. Il processo di recupero è iniziato negli anni ’90 – ha aggiunto – con un impegno pubblico che ha voluto valorizzare anche lo spazio verde. È arrivato il momento di vedere la cultura come volano di sviluppo economico e investire in questo settore che vuol dire investire nel futuro». Il primo cittadino di Roma ha anche sottolineato quanto sia necessario il contributo dei privati per lo sviluppo del patrimonio culturale di Roma, facendo riferimento al modello Colosseo e Piramide Cestia, dove mecenati italiani e stranieri si stanno facendo carico di restituire alla comunità un capitale artistico che necessitava di un restyling, ma che l’amministrazione pubblica non poteva permettersi, soprattutto di questi tempi.

«Il teatro Torlonia – ha aggiunto l’assessore alla Cultura, Flavia Barca – da oggi viene destinato alla creatività del futuro entrando a far parte della rete Casa dei teatri. Era rientrato tra le proprietà del comune di Roma nel 1978 in stato completamente fatiscente e senza più arredi. Oggi finalmente è il giorno della rinascita definitiva». Da stasera inizia la “stagione”, con il primo appuntamento Racconto in musica, la storia avventurosa di Costantino Brumidi, dal teatro di Villa Torlonia al Capitol di Washington, con le musiche della Bubbez orchestra, le voci recitanti di Sarah Biacchi, Valentina Favella e Vittorio Ciardo. Bentornato piccolo grande teatro di villa Torlonia!

Info: www.casadeiteatri.roma.it

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