Il mondo visto diversamente

Il lavoro di Stefano Serusi (1980, Alghero) si sposa perfettamente con l’ambiente espositivo dello spazio Orlandi, un luogo ricreato dal recupero di un vecchio laboratorio di oreficeria, dove l’immagine del fluttuare del tempo vive in armonia con il silenzioso passaggio di Thanatos. L’artista in questo clima suggestivo intriso di memoria ed emozioni, propone un’analisi sul rapporto che intercorre tra il mondo del lavoro e il tempo libero programmato. Lo spazio gallerico diviene un microcosmo, simbolo dello spazio vitale contemporaneo, nel quale si cercano nuove metodologie di riappropriazione, per reinventare la dimensione che ci circonda.

La grande crisi che ha coinvolto in primo piano il lavoro ha fatto si che nascessero nuove rappresentazioni del reale, per una rinascita al contempo del pensiero. La mostra intitolata Loisir e curata da Giangavino Piazzola presenta progetti site-specific,dove gli oggetti comunicano con l’esterno, in un gioco di rimandi che ricreano il mondo come fosse visto da lenti d’ingrandimento da variazioni multiple di colori. Compare una corona, forse quella dei nuovi eroi in grado di cambiare il destino dell’uomo e fiori tra le cose come se la bellezza a questo punto potesse guarire le ferite del contemporaneo.

Serusi vive e lavora a Milano. Ha partecipato sia a collettive che a personali. Tra le mostre collettive si segnalano: Zebra Crossing, 2008, alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Sassari e Lontano da dove, a La Pelanda di Roma; tra le mostre personali si ricordano quella avvenuta nel 2010 intitolata Jamais vu, in Galleria Lem di Sassari e quella del 2012, Novecento, in Villa Litta di Milano.

Fino al 5 novembre; spazio Orlandi, via Vespri Siciliani 16/4, Milano; Info: www.spaziorlandi.com

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