Renoir, personale

Torino

Il Musée d’Orsay e il Musée de l’Orangerie, che conservano la collezione più completa al mondo dell’opera di Renoir, hanno accettato di privarsi per quattro mesi di sessanta di capolavori, per dare vita a una rassegna che documenta tutta l’attività di questo pittore, testimoniando i momenti più significativi e le svolte che, partendo dagli esordi, hanno portato l’artista a fine carriera a un progressivo allontanamento dall’Impressionismo. La curatela della mostra è affidata a Sylvie Patry, conservatore capo del Musée d’Orsay e grande specialista di Renoir, e a Riccardo Passoni, vice direttore della Gam di Torino. Con questa esposizione si vuole percorrere la complessa evoluzione del percorso artistico di Renoir – attivo per oltre un cinquantennio tanto da produrre oltre cinquemila dipinti e un numero elevatissimo di disegni e acquerelli – evidenziando la grande varietà e qualità della sua tecnica pittorica e i diversi temi affrontati. Nell’arco della sua vita, Renoir si misura infatti con la sperimentazione della pittura en plein air, portando al tempo stesso a compimento opere in atelier. Dedicandosi anche alla ritrattistica su commissione, è attorniato da una stretta cerchia di ammiratori e mecenati. È amico personale degli impressionisti – come Monet, Cézanne, Pissarro, Berthe Morisot, Sisley e Caillebotte, con cui discute di pittura e organizza mostre – e incoraggia altri grandi artisti come Matisse, Bonnard, Maurice Denis.

 

 

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