José Luis Cuevas

Torino

Inaugura a Torino Terrena, la mostra di José Luis Cuevas. Per la prima volta in Italia, con la curatela di Daniela Boni, due progetti del fotografo di origine latinoamericana. Si tratta di Nueva era e La apestosa, che contribuiscono a illustrare la ricerca del fotografo che attraverso le sue immagini narra, con un frequente ricorso alla poesia, le debolezze dell’essere umano, senza esprimere un giudizio etico o morale, ma anzi immedesimandosi spesso nei personaggi ritratti, quasi che una parte di sé fosse davanti e non dietro all’obiettivo. Nel ciclo la Nueva era, Cuevas ha ritratto in giro per il Messico e l’America Latina ciò che egli stesso definisce la pseudospiratualità, ovvero le stranezze e le fusioni religiose che hanno sostituito il cattolicesimo, nel quale evidentemente la popolazione locale non si ritrova più. Nel progetto fotografico La Apestosa (la puzzolente) Cuevas ritrae invece gli ambienti di un bar particolarmente malfamato di città del Messico, frequentato da persone che si dividono in due categorie: prostitute e alcolizzati. Tuttavia l’occhio del fotografo non giudica e non censura, anzi, egli stesso si fa parte integrante di quegli ambienti. L’umanità più terrena rivelata da Cuevas svela una sorta di commedia umana, che strappa sovente un sorriso di comprensione ma mai di derisione, grazie alla sensibilità del fotografo che in ogni istante ci permette di identificarci e ricordarci che l’umanità siamo noi.