Vintage non significa vecchio

Chiunque passeggi per Padova in questi giorni avverte un’elettricità particolare: è in arrivo il Vintage festival. Tra il 13 e il 15 settembre la città patavina rivive “il passato in hd”, questo lo slogan scelto per la quarta edizione dell’evento più seguito del settore a cura di Alessandro Tonello e Paolo Orsacchini. Fulcro dell’evento è come di consueto il centro culturale San Gaetano, ex-tribunale civile cinquecentesco rivisitato in chiave contemporanea dal recente restauro. L’edificio racchiude in sé il senso dell’evento che si propone di ridefinire il concetto di passato per immaginare una visione del futuro assolutamente personale. Nell’agorà centrale del San Gaetano il festival offre una mostra mercato di abiti, accessori e oggettistica vintage presentata dai più noti espositori italiani, uno spazio che richiama ogni anno l’interesse di molti collezionisti e uffici stile di grandi aziende di moda.

La caratteristica più innovativa del festival sta però nel presentare un ricco programma di workshop e incontri gratuiti che segnano già il tutto esaurito da settimane. Tra gli ospiti Giusi Ferrè, giornalista e critica di costume e di moda, che rivela alcuni segreti di stile; Philippe Daverio conduce il pubblico in un satyricon postmoderno e il regista Tinto Brass interviene per raccontare i principali fenomeni di costume italiani. Il noto cartoonist Bruno Bozzetto mostra il procedimento attraverso il quale creare immagini in movimento. Oliviero Toscano e Giorgio Camuffo mettono la creatività a nudo immaginando nuovi universi comunicativi. Maria Luisa Frisa fashion editing e curator sperimenta strategie estetiche all’interno dei processi di comunicazione nel settore moda. Marco Alemanno presenta il suo ultimo lavoro editoriale Dalla Luce alla notte che raccoglie oltre alle parole anche alcune fotografie scattate dallo stesso autore mentre girava per il mondo con Lucio Dalla. Andrea Pellizzari, conosciuto ai più per la sua interpretazione di Mr. Brown nel programma tv Le Iene, suggerisce come muoversi attraverso i media per diventare veri camaleonti mediatici. Il giornalista Andrea Bordone ci spiega cosa resterà di questi anni ’80.

Infine Francesco Mandelli prende ad esempio sé stesso per comunicare la figura del giovane a diverse generazioni. Da non perdere poi i workshop di Timelab e gli incontri con gli autori organizzati da LaFeltrinelli. A completare l’offerta anche cinque mostre dai contenuti trasversali: Small museum 7.1 missioni una selezione dei capi icona della maison selezionati dal prezioso archivio Angelo di Angelo Caroli; il noto street photographer Jamel Shabazz presenta alcuni dei suoi scatti più rappresentativi. Le opere di Vibrazioni art design create con materiali di recupero raccontano storie ricche di memoria. L’esposizione For successful living Diesel retrospective, dalle origini agli anni ’90 scopre le radici di un brand che attraverso l’utilizzo di tessuti e grafiche innovativi e una comunicazione fuori dalle regole diviene icona tra XX e XXI secolo. Infine la mostra Arte e vaggi di Paolo Crescimbeni, un’esposizione di articoli da viaggio e bauli per fantasticare sui viaggi tra ‘800 e ‘900. Quest’anno poi grazie al festival, Padova pedala il vintage: domenica 15 settembre tutti gli appassionati delle due ruote potranno partecipare alla Tweed ride, rigorosamente con biciclette dal 1900 al 1990 e con outifit british o italiano anni ’20-’40. Per partecipare è sufficiente iscriversi, la partecipazione è gratuita e prevede la premiazione dei look più originali. Infine aperitivi, concerti e parties dal sapore internazionale concluderanno ogni giornata del festival.

Fino al 15 settembre; vintage festival, Padova; info: www.vintagefestival.org

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