Che cos’è Occulto?

Pochi mesi fa ci è capitato di imbatterci in Occulto magazine e di sfogliare alcune pagine della rivista. Ci è subito sembrata un’idea originale oltre che un progetto ambizioso da far conoscere, e così, abbiamo intervistato Alice Cannava e Laura Nozza, direttrici della rivista.

Cos’è Occulto?

«Occulto è una rivista semestrale che esplora nuovi modi di fare divulgazione scientifica; ha base a Berlino ed è in lingua inglese. Crediamo fermamente che la scienza sia cultura e la sua sfida è portarla anche in ambienti inusuali, non accademici, con serietà ma senza perdere l’umorismo. Ai collaboratori (scienziati, storici, giornalisti e artisti ) viene offerto uno spazio dove raccontare le proprie ricerche e passioni con un approccio libero, aperto alla devianza e all’ironia. La scienza, in tal modo, incontra le arti visive, la letteratura, la storia delle religioni, le pseudoscienze».

Che storie racconta Occulto?

«Storie sulla vita terrestre che avrebbe potuto prendere una direzione diversa, senza sangue né artigli – lo sappiamo grazie a dei misteriosi e antichissimi fossili; sull’analisi delle nostre urine che ha profondi risvolti sociali e politici; sul confine tra cose vive e inanimate che è più ambiguo di quanto pensiamo, e non riguarda solo la fantascienza; sulla biografia di un matematico francese che sembra quella di un eroe maudit, e un suo breve scritto contribuisce a fondare l’algebra moderna; oppure sul teorema isoperimetrico che trova applicazioni nell’architettura moderna, anche se già ai tempi Didone ne fece buon uso».

Come è nata l’idea?

«L’idea di produrre una rivista del genere è nata spontaneamente nel 2009: Alice si stava trasferendo a Berlino e voleva che il suo studio di Pankow diventasse uno spazio aperto al pubblico, con un programma di mostre e concerti. L’essere umano che supportò l’idea da subito fu Irene Lumpa Rossi, che ebbe l’idea di pubblicare una rivista legata al programma dello spazio. Così nacque Occulto: scienza, arti visive, storia dell’esoterismo e affini. Niente recensioni. Nessun breve testo di attualità. Un magazine da battaglia, tutto da leggere. In questo senso l’idea di Occulto è stata discussa e definita nel giro di poche ore, ma in realtà la sua genesi ha a che fare con letture, ascolti, visioni, e anche con lo sviluppo di un immaginario e di un’estetica, cresciuti nel corso degli anni. Occulto ha trovato conforto e ispirazione nel lavoro di persone come John Carpenter, John Cassavetes, Gianni Sassi, fino ad arrivare a Onga, il fondatore dell’etichetta Boring Machines, con cui Occulto ha iniziato nel 2010 una collaborazione a vari livelli che dà tante soddisfazioni, fra le altre una compilation allegata a ogni numero della rivista. Onga ha molto da insegnare quando si tratta di mettere in piedi un progetto indipendente di qualità, senza mai perdere una virgola di stile e senza dimenticare che lo stai facendo perché ti piace moltissimo».

Chi c’è dietro a Occulto?

«Dietro Occulto ci sono Alice Cannava, fondatrice, direttrice e grafica della rivista, e Laura Nozza, che dal 2011 collabora al progetto. Alice di mestiere è grafica e programmatrice autodidatta. Lavora come freelance. Il suo titolo di studio ufficiale è maestra di pittura, conseguito all’accademia di Belle arti di Brera. Vive a Berlino. Sulla carta si tratta di una delle peggiori combinazioni possibili per fare soldi, o qualunque altra cosa, nella vita. In realtà tutto ciò fa parte di un piano. Il quartiere generale resterà quello di carta, Occulto, ma il golpe colpirà su più fronti, con svariati progetti collaborativi di cui verrete informati a tempo debito».
Laura conosce Alice da molti anni, e segue e legge Occulto fin dall’inizio. La sua collaborazione con Occulto comincia nel 2011 quando fra lei e Alice si svolge un breve scambio di battute via mail: “Senti Laura, Occulto non esce dal 2009, ma nel mentre è stato raccolto materiale da editare e organizzare in un numero nuovo di quasi 200 pagine, pensi che sarebbe una cosa matta riuscire a farlo uscire per novembre?” [Era giugno n.d.r.] “Certo che no”.  “Allora mi aiuteresti?”.  “Certo che sì”. Nella vita Laura si occupa di editoria e web. Vive a Torino, città che non ama, ma allo stesso tempo ama ogni forma di lucida follia e contraddizione, quindi oltre a supportare il progetto di Alice per lavoro scrive di cose che succedono a Torino. A volte Alice e Laura pensano che dovrebbero aprire un’agenzia che metta insieme tutte le cose che sanno e vogliono fare. Forse un giorno lo faranno.

Come vi sostenete?

«Occulto è la parte centrale di un progetto di editoria minuscolo e integerrimo che aspira a tenersi in piedi da solo e a funzionare soprattutto grazie ai lettori. Non c’è capitale morto alle spalle, nessun finanziamento pubblico, nessun temibilissimo crowdfunding: la prima fonte di sopravvivenza sono le vendite, è anche per consolidare il rapporto col suo pubblico che Occulto è passata da zine stampata irregolarmente a rivista semestrale registrata, poi vengono le pubblicità e le donazioni. Inoltre Occulto viene presentata in contesti molto diversi: dalle cantine di amici che organizzano concerti privati fino alle Kunsthalle europee che danno spazio ai piccoli editori.

Parlami un pò dell’Occulto Issue e

«L’ultimo numero di Occulto è bianco, luccicante, pinzato. Ha un codice Issn stampato sul retro, che implica periodicità e impegno fisso. Ha dietro tanto lavoro di redazione con autori nuovi, tante notti insonni e tante soddisfazioni. Per chi non conosce la rivista il nostro sito è un’ottima introduzione, per chi la conosce è un buon modo di capire come sta crescendo il progetto».

Che cosa è l’Occulto fest?

«Occulto fest è un festival di musica che si tiene ogni anno a Berlino legato alla rivista; la terza edizione è stata organizzata al west Germany di Kreuzberg l’8 e 9 giugno 2013. È pensato e organizzato a quattro mani da Alice e Federica Rossella aka Du Champ. La programmazione include alcune tra le cose, a  loro parere, migliori della scena underground attuale, spaziando tra neofolk, elettronica, noise, drone, post-rock (Fabio Orsi, How much wood would a woodchuck chuck if a woodchuck could chuck wood, Claudio Rocchetti, Apex Predator, Fausto Maijstral, Sun Worship, Nadja, La Piramide di Sangue, per citarne alcuni) ma anche proiezioni video, conferenze pubbliche e dj sets. Durante il resto dell’anno, quando il lavoro e gli altri impegni non le prostrano eccessivamente, Alice e Federica organizzano altri piccoli eventi della musica che amano a Berlino».

Come mai questo nome?

«Il nome Occulto era un titolo di lavorazione provvisorio, ma poi l’abbiamo tenuto prima di tutto perché è bellissimo, inizia e finisce con la O, e poi perché porta con sé un sacco di ambiguità interessanti: c’è chi si aspetta storie di satanisti di provincia e poi si trova a leggere di algebra, c’è chi scrive per intervistarci sull’opera di Aleister Crowley e poi finisce per la prima volta nella vita su Nature.com. La parola occulto significa anche nascosto, segreto” e al momento cosa c’è di più nascosto e negletto della scienza nella cultura generale dell’umano medio? Così è diventato definitivo, accompagnato ogni volta da un simbolo matematico diverso per ogni numero – e, ?-1 e così via».

Info: www.occultomagazine.com