Il Castello Bourbon del Monte, a Monte Santa Maria Tiberina (Perugia), oggi alle 18 ospita la musica di Liszt, Hindemith, Berio e Poulenac, concerto con Riccardo Risaliti e Michele Marasco al pianoforte e Marta Cencinial flauto. Dopo il concerto d’apertura con le fantasie verdiane firmate da autori italiani, il festival delle Nazioni, alla sua 46sima edizione, propone un nuovo punto di vista su Giuseppe Verdi, grazie al pianista Riccardo Risaliti e alla sua interpretazione delle virtuosistiche parafrasi di Franz Liszt su temi di sinfonie verdiane. Reminiscenze, impressioni o trascrizioni, queste composizioni non fanno che dimostrare ancora una volta l’interesse e l’ammirazione che il Maestro di Busseto suscitò tra i suoi contemporanei oltre i confini nazionali. La seconda parte del concerto è dedicata al ventesimo secolo: Marasco eseguirà la prima Sequenza di Berio per flauto, scritta nel 1958 e dedicata a Severino Gazzelloni. Si tratta della prima composizione di un ciclo monumentale che rappresenta una vera e propria summa del pensiero compositivo di Berio: quattordici quadri per esecutori solisti che, partendo da una sequenza, sono chiamati a esplorare a fondo le risorse timbriche dei propri strumenti. Completano il programma novecentesco le due Sonate per flauto e pianoforte di Poulenc e Hindemith, nelle quali Marasco sarà accompagnato dalla pianista Marta Cencini. Sempre alle ore 18, conferenza concerto di Stefano Ragni, Siamo tutti sempre Verdi. Il giornalista e musicologo presenterà, con l’aiuto del pianoforte, tutto quello che ci siamo dimenticati su Giuseppe Verdi. Un racconto sui valori che il compositore di Busseto ha lasciato nella sua opera: L’amor di patria, il rapporto padre figlio, la colpa, il perdono e il senso di responsabiilità. Un percorso musicale attraverso i valori fondanti del nostro paese.