Un norvegese a Genova

Presentata a Milano – a poche centinaia di metri dall’allestimento rivolto a un altro grande del Novecento, Amedeo Modigliani – la mostra dedicata a Edvard Munch che sarà visitabile dal 4 ottobre al 2 marzo 2014 e occuperà le sale del palazzo Ducale di Genova. Spiega Luca Borzani, presidente della fondazione cultura di palazzo Ducale: «Quella di Genova è l’unica mostra italiana nell’ambito del 150esimo anniversario della nascita di Edvard Munch». Con un tono pacato dal quale trapela tutta la soddisfazione per la retrospettiva che indubbiamente costituisce il fiore all’occhiello della programmazione museale 2013/2014. L’esposizione è curata da Marc Restellini, direttore della pinacoteca di Parigi che già nel 2010 si era occupato del maestro norvegese augurandosi ora: «Che l’esposizione di Genova consenta al pubblico di apprezzare la totalità dell’opera di questo artista che spesso è nascosta dietro allo schermo creato da un quadro culto come L’Urlo».

Il percorso espositivo racconterà perciò tutta la storia artistica di Munch con oltre 120 opere, molte delle quali provenienti da una rete ben solida, quanto inusuale, di collezionisti privati, eredi di chi conobbe l’autore e da lui acquistò le opere, capolavori ora nelle mani di persone che assieme condividono una quasi venerazioni per il maestro norvegese. Un’altra caratteristica che accomunerà parte delle tele esposte è quella appunto di essere tutte opere giunte a uno stato di finitura, lavori che l’artista giudicava pronti per essere venduti. Questo non costituisce un dettaglio marginale, Munch infatti, dipingeva en plein air, sotto la neve, tenendo poi le proprie opere esposte ai rigidi agenti atmosferici, affinché si attutissero certe tonalità squillanti. Tale sistema, che il pittore definiva “cura da cavallo” consisteva in un vero svezzamento delle opere che solamente dopo aver superato le prove necessarie considerava adulte, dunque pronte alla vendita.

Non solo dipinti, Munch entrato nel campo dell’arte grafica nel 1894, si rivelò subito come uno dei maggiori innovatori portando nuova linfa a quest’antica arte e trasformandola in un mezzo espressivo di sentimenti contemporanei. Da allora nel corso della sua carriera, l’arte grafica ha rappresentato in un modo o nell’altro uno dei principali interessi di Munch, pratica che gli dava modo di sviluppare un soggetto in serie, di riprodurlo velocemente in attimi diversi caricando le sue incisioni di un valore cinetico. Affiancherà la mostra, la mini-personale di Andy Warhol con una serie di opere realizzate dal genio della Pop Art e ispirate alla produzione di Munch. La retrospettiva si candida per essere uno degli appuntamenti imperdibili del turismo culturale italiano, lo ha spiegato l’assessore alla cultura Carla Sibilla che ha aggiunto: «Genova propone tante novità come un Salone nautico totalmente ripensato, un waterfront arricchito con il nuovo padiglione dei delfini dell’Acquario, innovazioni in cui rientra anche la nuova proposta di palazzo Ducale».

Dal 4 ottobre al 2 marzo 2014; palazzo Ducale, piazza Giacomo Matteotti, Genova