Roma adesso è vestita. Dopo il papa e il sindaco, arriva anche il nuovo assessore alla Cultura. Come accennato anche dal nostro giornale lunedì scorso si tratta di Flavia Barca, classe 1963, direttrice dell’Istituto di economia dei media della fondazione Rosselli e docente di Economia dei media e dell’ Information communication technology all’università La Sapienza di Roma. Nota anche per essere la sorella del più noto fratello Fabrizio, l’ex ministro dell’esecutivo guidato da Mario Monti. Una formazione, quella della Barca, che sicuramente fa ben sperare gli operatori del settore culturale capitolino. Si avrà di fronte un’esperta di comunicazione e marketing del brand, una caratteristica che può tornare molto utile alla promozione dei vari simboli universali della cultura che Roma si vanta di avere. Dopo le molte polemiche negli ultimi tempi, la Barca inizierà il suo mandato con una serie di patate bollenti per le mani: la difficile situazione della gestione del personale del Colosseo e delle altre aree archeologiche della capitale, il finanziamento dell’estate romana, l’accoglienza delle enormi masse di turisti stagionali assetati di cultura e il futuro della Festa del cinema. Non solo. Gli occhi saranno puntati anche sulle sue prime decisioni in merito al futuro del Macro, un polo centrale dell’arte contemporanea di Roma che ancora non è dotato di un vero e proprio status giuridico. Ma anche sulle prime nomine, una su tutte quella alla sovrintendenza dei Beni culturali. Il neosindaco Marino ha affidato la sua soddisfazione a un tweet raggiante: «Cultura, creatività e promozione artistica: Flavia Barca. Laureata in materie umanistiche, master in Communication Policy Studies a Londra». Stop. Dalla Barca ancora nessun commento, ma è piacevole continuare a osservare il messaggio che apre il suo profilo twitter: «Non c’è sviluppo senza cultura», fa ben sperare. Al nuovo assessore un caloroso in bocca al lupo… Ne avrà bisogno.