Sculture a Castello

Mentre le sale del Castello si trasformano nelle raffinate stanze di un hotel d’arte, i ben più ruvidi e spogli spazi delle Scuderie mantengono il loro ruolo di luoghi di sperimentazione artistica aperti al pubblico, in cui è possibile ammirare lavori di sicuro interesse, anche arditi, certamente inaspettati nella calma rurale del Canavese. Accade a Rivara, a circa una mezz’ora di macchina da Torino, e non si può dire che si tratti di una novità. Il Centro d’arte contemporanea del Castello di Rivara, diretto dal gallerista Franz Paludetto, esiste da quasi trent’anni, e i nomi noti che hanno esposto tra le sue mura antiche si sprecano: da Paul McCarthy a Hermann Nitsch, fino a Stefano Arienti e Maurizio Cattelan.

Ora è la volta del friulano Davide Dormino (Udine, 1973) che, dal 26 maggio al 6 ottobre, presenta due installazioni scultoree che invadono come fasci di rami di legno raccolti da un fiume in tempesta le sale spoglie dei due piani delle Scuderie. Al piano terra si trova L’origine della trama, presentata durante l’edizione 2012 di Altaroma e nel luglio successivo a Dresda, in occasione di Ostrale. Il primo piano, invece, ospita Magnetism, realizzata appositamente per la mostra di Rivara, che ne riprende il titolo. “Entrambi i lavori sono realizzati in ferro – si legge nella nota stampa che accompagna la mostra – di grandi dimensioni e, secondo lo stile artistico di Dormino, sfuggono su linee e segni grafici da superfici rigide e precise, come la piastra di ferro o lo scheletro dell’ago magnetico. Occupano lo spazio, lo invadono nel momento in cui si ribellano a una funzione o a un ordine precostituito, seguono il disegno voluto dall’artista solo perché lui celebra, assecondandola, la loro anarchia”.

Ad arricchire e approfondire l’affascinante esperienza estetica offerta dalle due opere scultoree, ci pensa la serie fotografica realizzata da Mustafa Sabbagh (Amman, 1961), che ne ha trascritto la successione delle fasi creative, concentrando la propria attenzione, per la prima volta nella sua importante carriera, sull’operato di un altro artista.

Fino al 6 ottobre; Castello di Rivara, piazza Sillano 2, Rivara; info: www.castellodirivara.it

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