Notte dei musei, un successo

Roma

Il colpo d’occhio è davvero impressionante. Girando per le vie della capitale nella notte di sabato 18 maggio nei pressi dei più importanti centri culturali il traffico sembra impazzito. Greggi di motorini sono parcheggiati di fronte agli ingressi dei più importanti centri culturali della città. È la notte dei musei, che ha riscosso un grande successo tra i cittadini di Roma e non solo. L’enorme afflusso non ha mancato di causare qualche problema, specialmente per quanto riguarda le lunghe attese per entrare. Ma poco importa. Del resto c’era tempo e spazio per tutti. Al Maxxi in sole tre ore, dalle 21 alle 23, erano già più di 5mila i visitatori. Al Macro circa 3mila nella stessa fascia oraria. «Sono molto entusiasta di queste cifre – ha commentato a Inside Art Anna Mattirolo, la direttrice del Maxxi – che dimostrano quanto la cultura sia un vero traino per la vita della città e per la sua economia. Mi piacerebbe soltanto sentire parlare più spesso di queste iniziative». Della stessa opinione Bartolomeo Pietromarchi, il direttore del Macro: «È una serata bellissima – ha commentato – con la quale Roma sembra quasi aprire i battenti all’altro grande evento artistico dell’anno, la Biennale di Venezia. L’entusiasmo di questa sera per la cultura dovrebbe fare riflettere i nostri candidati a sindaco, a una settimana dal voto, e farli accorgere di quanto la cultura rappresenti un vero motore di sviluppo economico». Corrono le lancette sull’orologio, la notte si fa più scura e fresca, ma questo non scoraggia il grande pubblico, assetato di arte e cultura. All’Ara Pacis c’è la bellissima mostra di Sebastiao Salgado e anche qui la fila è lunghissima ma le persone non sembrano affatto intimorite dai lunghi tempi di attesa. Riposano e chiacchierano sul muretto della grande teca di Richard Meier o sui bordi della fontana dagli alti zampilli. La cultura in fondo è anche questo: aggregazione e socialità. Sono moltissimi i giovani, molti di loro arrivati anche da fuori Roma per ammirare le opere di Tiziano alle Scuderie del Quirinale o la mostra di Sean Scully alla Galleria nazionale di arte moderna oppure gli scatti di Helmut Newton al Palazzo delle esposizioni.

Gli eventi, tutti gratuiti, sono stati arricchiti da 30 mostre, concerti, film e balletti che si sono svolti nei 100 spazi utilizzati tra cui musei, biblioteche e siti archeologici. A mezzanotte erano circa 150mila i visitatori dei siti aperti per l’occasione. Tra luoghi piu visitati i Musei capitolini con 7500 accessi. Grande successo anche per il polo museale della Sapienza con 5000 visitatori. «Questi dati dimostrano il successo in costante aumento della nostra notte della cultura» ha detto l’assessore capitolino alla Cultura Dino Gasperini. E il sindaco Gianni Alemanno, per assecondare l’onda del richiamo culturale, ha annunciato che il festival delle letterature non sarà spostato e si terrà l’11 giugno: «Abbiamo trovato i soldi – ha detto – tranquillizziamo gli editori e tutti gli interessati che la rassegna si svolgerà regolarmente». Resta solo una riflessione, avviandosi verso casa dopo un’ estenuante ma gratificante serata di cultura romana: possibile che sia il prezzo del biglietto a scoraggiare i visitatori durante l’anno, tanto da far registrare un vertiginoso calo complessivo degli ingressi nei musei dal 2012 a oggii? «Non meraviglia che la gratuità dell’accesso porti tanta gente a visitare i musei – risponde la Mattirolo – ma non sarebbe certamente possibile per i musei abolire il prezzo del biglietto. Di certo, però, maggiori risorse da destinare al settore potrebbero agevolare l’adozione di scelte più coraggiose da parte nostra per portare più gente a visitare i nostri musei».

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