Angelosanto, For love, only for love

La performance, la fotografia, la pittura, il video, il disegno, la scultura, sono i mezzi espressivi che connotano l’arte di Paolo Angelosanto. Tutto nasce dall’idea che l’artista porta avanti studiando e lavorando. Dopo la fase di ricerca avviene la realizzazione che si incarna in una di queste forme d’arte a seconda di quale di esse è la più adatta a veicolare l’idea. La performance è il linguaggio più frequente che Angelosanto utilizza. La prima azione risale al ’98 e si chiamava Anna dai capelli rossi, con un chiaro riferimento autobiografico, perché Anna dai capelli rossi è stato il suo soprannome. Realizzata all’interno di Riparte, veniva cadenzata dall’alternanza di luce e buio: mentre c’era la luce l’artista si spogliava mano mano, creando quadri performativi ogni volta diversi, mentre con il buio si svelava la musica del cartone animato. Verso la fine si pettinava, faceva trecce dei suoi capelli e arrivava alla nudità. A questo punto riproponeva pose di fotografie degli anni passati che lo vedevano come protagonista. Dal 2000 è iniziato il progetto Made in Italy, scaturito da una conversazione con un amico siciliano che sosteneva che la mafia non esiste. Sulla scia di questo pensiero nasce una denuncia alla politica e alla società italiane che prende forma attraverso la pittura: su carta da parati di broccato Angelosanto dipinge la bandiera tricolore e scrive varie frasi come La mafia non esiste, in varie lingue, Chi ha ucciso Pasolini, in varie lingue, Bisogna che tutto cambi affinché nulla cambi, Io non ho titolo, Vedi Napoli e poi muori. La riflessione si contestualizza nell’idea di identità nazionale, ma con una connotazione regionalistica riferita alla Sicilia che si esprime tramite l’uso del broccato, simbolo di una borghesia e di una aristocrazia fortemente caratterizzanti la società siciliana. Le cornici poi sono in stile Liberty, fanno quindi parte delle opere, della loro necessità. Ritroviamo il riferimento alla bandiera italiana anche nella performance Lacrime di coccodrillo realizzata alla fiera di Roma The Road to Contemporary Art del 2011 in cui l’artista si iniettava i colori verde, in un occhio, e rosso, nell’altro occhio, mentre il bianco era connaturato con la sua carnagione. Piangeva lacrime colorate, lacrime di coccodrillo per l’impossibilità di reagire alla condizione sociale e politica di quel periodo. Angelosanto dichiara: «Io faccio politica con l’arte e mi interessa in questo momento particolare di situazione difficile politica e culturale ma anche di disagio economico, ripensare al modo in cui fare arte, cercando di entrare con l’arte nella società civile e evitando i vittimismi di categoria; poiché per fortuna le idee non mancano». Altra azione importante nel suo percorso è stata Per amore solo per amore, che si è svolta nell’ambito del progetto So Exotic di Chiara Vigliotti presentato per la chiusura del progetto Reload ideato da Gian Maria Tosatti. Quando è stato proposto a Paolo di fare una performance per questo progetto, all’inizio aveva detto di no per questioni di tempo e ragioni economiche, ma scarabocchiando su di un foglio bianco un cuore ha trovato la motivazione per accettare: perché? Per amore solo per amore, dell’arte. Durante l’evento ha quindi disegnato su di un muro un grande cuore nero. Da questo momento in poi il simbolo del cuore ricorre spesso, come nella scultura in cemento creata per una sua performance in Canada, o in vari disegni, o nella serie di lavori sulle riviste d’arte in cui toglie il cuore interno al giornale. Si arriva alla performance For love only for love che si è svolta durante la mostra Storie fumanti/per amore solo per amore alla galleria Rossmut di Roma, galleria guidata da Gilda Lavia e Loretta Di Tuccio, performance di cui presentiamo il video di documentazione. La galleria non promuove solo arte, ma anche moda e design. Nell’esposizione c’era una contaminazione fra varie forme di espressione compreso il disegno, il manufatto, la pittura e il cinema, oltre allo svolgersi della performance. Per collegare moda e arte Paolo ha utilizzato il simbolo del cuore come atto d’amore che accomuna la creazione, di arte, di moda. All’inizio l’artista Giovanni Gaggia, su di un piedistallo – scultura design – era vestito con i raffinati e costosi abiti disegnati da John Malkovich, elemento di dialogo con la moda, e reggeva fra le mani una coperta termica color argento su cui Angelosanto ha disegnato un cuore con lo spray nero. Poi, terminata questa operazione, Angelosanto ha creato una gonna – altro elemento di collegamento con la moda – attorno al mannequin, con il foglio argenteo; infine ha lasciato la scritta For love only for love sul giacchetto indossato dal modello. La coperta termica è diventata una vera e propria opera d’arte a se stante, come fosse un feticcio dell’azione, cosa che succede molte volte con la scultura quando l’artista la utilizza per realizzare oggetti che usa nei suoi progetti performativi. Il materiale termico è stato scelto soprattutto per le sue qualità estetiche: «l’estetica mi interessa molto anche nella costruzione della performance, sia dal punto di vista propriamente estetico che nella relazione con la politica e la forma»

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=Ofg4dfKPFN0&feature=youtu.be[/youtube]

 

Articoli correlati