Madre, un nuovo inizio

Roma

Il rogo alla Città della scienza è solo l’ennesimo colpo inflitto alla martoriata cultura partenopea. Come se non bastasse la carenza di fondi generalizzata e il mal governo che negli anni hanno logorato il panorama artistico della città. Ma, come sempre, Napoli non molla. Anzi cerca tenacemente di resistere e risorgere. A piccoli passi, con segnali forse poco eclatanti e comunque incoraggianti, una macchina che non si ferma nonostante i continui tentativi di sabotaggio. E così succede che il maggior museo d’arte contemporanea della città, il Madre piano piano, dopo la deludente parabola degli ultimi anni conclusasi con l’allontanamento di Eduardo Cicelyn tra mille polemiche, ripicche e giochi di potere, riaccende i motori sotto la direzione di Andrea Viliani. Oggi la conferenza stampa di presentazione del nuovo programma, tutto incentrato sul coinvolgimento del pubblico. Perché solo la forza e il sostegno della collettività può risollevare le sorti dell’istituzione. Mostre, incontri, seminari, laboratori, feste, pubblicazioni, produzioni, esperimenti, prototipi, ipotesi e proposte per condividere insieme il futuro del museo e il museo del futuro: sono questi gli strumenti e le idee messe in campo per attivare la partecipazione e ridare nuova linfa allo spazio. Per_formare il museo è il titolo proposto per indicare l’intero programma 2013 del Madre. Il titolo sintetizza un metodo di lavoro e, forse, una possibile concezione alternativa del museo. Che è un museo da formare, insieme al pubblico appunto, e un museo da performare, che non dà per scontata la sua identità e funzione sociale, e, ospitando diverse azioni, attori, attività, performa appunto in tempo reale e insieme al suo pubblico identità molteplici e accoglienti, che sperimenta, che accoglie – oltre alle opere e alle mostre – una pluralità di proposte, prototipi, ipotesi collettive, per costruire un futuro differente, all’insegna della responsabilità diffusa. Il programma si declina nei due progetti Re_pubblica Madre/per_formare il museo (dedicato al coinvolgimento dei visitatori) e Re_pubblica Madre/per formare una collezione (dedicato allo sviluppo e allo studio delle collezioni storiche del museo). La parte strettamente espositiva propone grandi nomi del contemporaneo, italiani e stranieri. Ecco nel dettaglio: Thomas Bayrle, Tutto in uno (21 giugno-14 ottobre), a cura di Devrim Bayar e Andrea Villani; Mario Garcia Torres, La lezione di Boetti (21 giugno-30 settembre), a cura di Andrea Villani; Giulia Piscitelli, Intermedium (21 giugno-30 settembre), a cura di Andrea Viliani ed Eugenio Viola. In autunno, arriva invece il grande maestro francese Daniel Buren con un progetto appositamente creato per il Madre.

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