Comasca di nascita e greca di adozione, particolarmente attenta a qualsivoglia aspetto visivo ed emozionale, Barbara Molteni Zanessis è al centro della personale fotografica Milos isole interiori nel palazzo Morando a Milano. Dunque l’isola delle Cicladi, dove l’artista vive da oltre vent’anni, ripara – fino al 29 maggio – nella cornice della settecentesca dimora nobiliare lombarda, dove vengono presentati una serie di preziosi scatti realizzati a Milos nel corso dell’ultimo triennio.
I lavori di Molteni Zanessis vengono equiparati da Philippe Daverio, curatore dalla rassegna, a «relazioni intime e profonde che si organizzano, si stabiliscono mentalmente e quindi visivamente fra la natura e l’inquadratura della macchina, quella che la mente e il cuore controllano». Planando sulle origini dell’artista («è curioso che un occhio femminile nato nelle tenerezze cromatiche del lago di Como si converta con simile convinzione alle ebbrezze achee»), Daverio evidenzia il fulcro espositivo di Milos isole interiori, dove «la natura si fa fonte d’ispirazione per un gioco che è intimamente profondo e poetico, dove le forme rimangono intatte ma la loro definizione, la loro inquadratura, la loro luce diventano evocazioni d’una altra dimensione del vedere».
All’interno dell’iter espositivo il pubblico si confronta con diverse tematiche care a Molteni Zanessis – giganti rossi, colori del vulcano, luoghi, forma della lava, pelle sensibile delle scogliere, tracce dell’uomo e sentinelle silenziose – sintetizzando gli aspetti sui quali l’artista indaga con più frequenza: giochi di luce, tagli prospettici, terra policroma del vulcano, trame variegate delle rocce, inconsuete forme delle scogliere, rapporto tra uomo e ambiente. Paesaggi ed elementi naturali che possono evocare sembianze animali, antropomorfe e oniriche. Dosando realtà e fantastico.
Fino al 29 maggio; palazzo Morando, via sant’Andrea 6, Milano; info: www.costumemodaimmagine.mi.it