Una Roma agostana deserta fa da sfondo a Nina, il primo lungometraggio di Elisa Fuksas, con Diane Fleri nel ruolo della protagonista, in sala dal 18 aprile in quindici copie, distribuito da Fandango. Un racconto visivo di grande impatto dominato dall’architettura razionalista dell’Eur. Nina è la storia di «una giovane donna incapace di sentire», come lo ha definito la giovane regista, figlia d’arte, durante la presentazione del film a Roma. La storia nasce per caso quando il suo migliore amico le chiede di prendersi cura del cane Omero per un mese: la ragazza accetta, trasferendosi nella sua casa di famiglia, in una zona di Roma che non conosce.
È lei l’unica presenza fissa nei vialoni vuoti e desolati del quartiere dove, come una turista, porta a spasso il cane sull’asfalto bollente con indosso un mega cappello da spiaggia, tra persone che appaiono e scompaiono. A costellare la strana estate di Nina c’è Ettore (Luigi Catani), un bambino che possiede tutte le chiavi del palazzo in cui è finita a vivere, e con cui nasce un’amicizia, il professor De Luca (Ernesto Mahieux), sinologo napoletano da cui fa lezione nella speranza di trasferirsi in Cina, e soprattutto Fabrizio (Luca Marinelli), un violoncellista che il destino porta sulla sua strada ma a cui non riesce a legarsi davvero, “come fanno le persone normali”.
Il film è tutto giocato sull’attesa, la sospensione: a una messa in scena studiata nel dettaglio e una fotografia pulita, cui ha lavorato il giovane Michele D’Attanasio, fa da contraltare l’esilità della trama, un po’ scarna di contenuti. «La particolarità della pellicola – ha detto Diane Fleri – è che mostra quello che Nina sente all’interno anche attraverso ciò che la circonda. Ho scoperto di capire questo personaggio un po’ alla volta. Quel momento in cui si va in crisi prima di fare delle scelte, di crescere, lo stavo vivendo anche io un anno e mezzo fa quando feci il provino». «Per la prima volta ho avuto l’impressione di far parte di un’opera d’arte», ha detto quindi l’attrice, candidandosi per recitare nel prossimo film di Elisa Fuksas che, ha anticipato la regista 32enne, «sarà una commedia».