Luca Zarattini presenta alla Muga multimedia gallery di Roma, fino al 9 maggio, il suo progetto espositivo intitolato Latenze visive. l’artista mostra al pubblico una selezione di opere grafiche dove due diverse serie di disegni svelano uno studio dettagliato e minuzioso della fisionomia umana. Il giovane artista emiliano, formatosi all’accademia di Belle arti di Bologna, sonda con il vigore dei suoi gesti espressivi identità mnemoniche e irreali, evanescenti figure che trascinano lo spettatore in un viaggio alla ricerca di tracce sospese nel ricordo.
Zarattini approfondisce per la prima volta la matrice grafica del suo linguaggio artistico, indaga con dovizia di particolari le origini della composizione pittorica laddove il disegno rappresenta la forza generatrice dei suoi lavori ma che viene inevitabilmente celato dalla materia con cui costruisce il dipinto. Volti sfocati, mani vibranti, fisionomie rarefatte popolano le opere dell’artista in cui esiste un velato richiamo a certe composizioni di Francis Bacon. Gli studi anatomici presentati in mostra rivelano i retaggi accademici del pittore che definisce però un’inedita visione del corpo umano in cui la sedimentazione del ricordo dona valore al sapiente segno grafico.
L’analisi dettagliata delle mani riporta ad alcuni bozzetti di Dürer, in particolare allo studio delle Mani di apostolo conservato all’Albertina di Vienna, dove la sacralità del gesto assume un valore emblematico e religioso. La forza espressiva di Zarattini risiede nella maestria dei suoi tratti decisi, nella sapiente scelta di costruire attraverso il segno una nuova sacralità del corpo dove la figura è solo il tramite per conoscere l’essenza della natura umana.
fino al 9 maggio; Muga multimedia gallery, via Giulia 108, Roma; info: www.muga.it