Mosaici di Polaroid

Scorci di luoghi famosi catturati con una polaroid poi scomposti e nuovamente riassemblati alla mostra Fractured polaroids una ricerca fotografica di Massimiliano Muner ospitata negli spazi della Barbara Frigerio contemporary art a Milano. Il comune denominatore della mostra è il senso di frattura che caratterizza ogni lavoro poi posto sotto un duplice aspetto: immediatamente si nota la matrice materica di ogni collage, data dalla tipicità del taglio dei ready made realizzati con pellicole fotografiche a sviluppo istantaneo, tagliate e ricomposte nella ricerca di una nuova spazialità; viene poi esaltata la valenza più spirituale dei lavori che richiama a una frattura psicologica in un viaggio introspettivo fatto di composizioni di messaggi impressi fotograficamente.

Massimiliano Muner nella ricerca di un proprio linguaggio espressivo, si impone la necessità di scomporre e ricomporre la realtà secondo la sua personale visione artistica, nasce così una tecnica che si rifà al taglio sulla materia di Lucio Fontana, unita al gusto per la composizione di Hockney e Galimberti. I primi lavori si basano sulla rivisitazione di opere famose fino ad arrivare alla composizione originale. Tagliare il fotogramma permette al suo autore anche di andare oltre il finito suggerendo nuovi e diversi significati. La sua ricerca si evolve poi nella rivisitazione dell’ambiente urbano, nella dilatazione dello spazio visivo, attraverso la scissione e ricomposizione delle immagini. Lo spazio controllato, racchiuso dal frame, viene superato grazie al taglio e all’utilizzo delle istantanee come frammenti di un mosaico per proporre un messaggio più ampio.

Nato a Trieste nel 1984, Muner si avvicina alla fotografia nei primi anni di università, utilizzando dapprima macchine fotografiche digitali, presto abbandonate nel riscoperto fascino della pellicola. Si concentra quindi sulla fotografia istantanea, iniziando a scattare con gli ultimi stock di pellicole Polaroid prodotte. La passione per la fotografia lo porta a fondare, assieme ad altri appassionati, l’Associazione fotografica officina istantanea. L’Associazione si pone come obiettivo di promuovere e diffondere la pratica e la cultura della fotografia analogica e in particolar modo di quella a sviluppo istantaneo attraverso incontri, laboratori, esposizioni, proiezioni e competizioni.

Fino al 4 maggio; Barbara Frigerio contemporary art?, via dell’Orso 12, Milano; info: www.barbarafrigeriogallery.it

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