Nelle gabbie di cemento

L’Interazioni art gallery ospita fino al 23 marzo Metropolis, una personale di Dino Di Bonito curata da Stefania Valente. Le sei opere di grandi dimensioni sono esposte per la prima volta. Un correre incessante caratterizza le visioni urbane dell’artista; in esse l’assordante rumore delle città diventa un silenzio in cui nessuno si ascolta. Gli individui sono esseri senza volti, fantasmi di se stessi che si muovono per le strade incrociandosi, ma non incontrandosi.

Simbolo da sempre della modernità, le grandi metropoli, animate da un’intensa vita sociale e culturale, in certi momenti si trasformano in gigantesche gabbie di cemento in cui ci si sente soli, avendo comunque intorno molte persone. Il pennello dell’artista di Pozzuoli si muove rapido sulle tele delineando linee veloci e non definite. Come nei quadri degli espressionisti in queste tele si avverte l’urgenza di porre su tela la realtà così come percepita nello stato d’animo dell’artista senza interferenze estetiche. Il suo è un fulmine sulla realtà delle metropoli. Sia nella fase più realista che in quella vicina all’astrattismo le opere di Di Bonito hanno sempre al centro paesaggi urbani in quello shock di chi da una calma cittadina si trasferisce nel caos della città.

Solitudine e inquietudine assalgono il nuovo arrivato lasciandolo immobile di fronte all’incessante frastuono. I dipinti esposti a Roma fanno parte della seconda fase artistica del creativo quando, lasciata la ricerca di un’arte figurativa che si avvicinasse alla tradizionale visione urbana, abbraccia uno stile personale vicino all’Action painting. Il colore è gettato direttamente sulla tela permettendo così all’artista di liberare l’inconscio.

Fino al 23 marzo; Interazioni art gallery, piazza Mattei 14, Roma; info: www.interazioniartgallery.com