La galleria Lia Rumma presenta la nuova personale di Haim Steinbach. Per il progetto, sviluppato sui tre piani dell’edificio, l’artista fa uso di materiali ordinari da costruzione per l’edilizia – staffe di metallo, pannelli, scaffalature prefabbricate, pittura e carta da parati – facendo apparire sia gli spazi domestici che quelli istituzionali come luoghi espositivi. Più di 50 oggetti selezionati da 7 collezioni private sono talvolta abbinati ad oggetti della collezione dell’artista. Tutti gli elementi, collocati su mensole, sono esposti sia sulle pareti permanenti della galleria che su quelle temporanee progettate da Steinbach. La mostra è nata dall’idea di invitare i collezionisti a scegliere una dozzina di oggetti di loro proprietà, affidandoli all’artista. Steinbach li ha successivamente selezionati, riducendone il numero e “punteggiando” la sequenza con l’introduzione di oggetti della sua collezione. Pareti, balaustre, recinzioni e mobili d’arredamento articolano categorie dello spazio e definiscono i confini per attività e rituali. Senza volerlo, questi elementi mettono in scena la vita reale, evidenziandone la sua teatralità. Gli allestimenti impiegati da Steinbach ricostruiscono quella sottile linea tra la vita quotidiana e ciò che la circonda. L’inserimento degli oggetti provenienti dalle collezioni innesta quella dinamica sociale della ”relazione tra la ricerca soggettiva di un significato e l’oggettività delle cose”.