Distruggere per creare

In mostra alla Thomas Brambilla gallery di Bergamo, la personale dell’americano Grayson Revoir, che trafigge di chiodi e bulloni tavoli, scale, pannelli devastandone la struttura. Nato nel 1983 a San Francisco, stabilitosi a New York dove vive e la lavora, le sue opere sono esposte fino al 31 marzo.

Nelle creazioni di Revoir si ritrovano le tracce di Edvard Munch e Günther Uecker, suoi maestri di vita. Il riferimento a Uecker è chiaro. Basta guardare i lavori di Grayson che sono tavoli, scale e pannelli di legno trafitti da una moltitudine di viti, chiodi, bulloni, lasciati poi all’aperto sotto la pioggia, e quindi pieni di macchie e striscie di ruggine. Sottile ma altrettanto importante l’influenza di Munch: Grayson Revoir nelle sue opere non fa concessioni all’estetica e non presenta nulla che in qualche modo cerchi di gratificare i sensi.

Il suo intento è infatti quello di distruggere il lavoro, più che di creare, seguendo un istinto primitivo che richiama alla forza fisica. Una performance fisica di violenza. Una violenza che è vista come necessaria per dialogare con la storia. Con i buchi di Fontana o con i fire paintings di Yves Klein piuttosto che, anche se con tutte le dovute distanze, con il dripping di Jackson Pollock.

fino al 31 marzo

Thomas Brambilla gallery, via Casalino 23, Bergamo

info: www.thomasbrambilla.com

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