Tracey Emin, il blu dell’intimità

You saved me è il titolo della quarta mostra personale, ospitata negli spazi della galleria romana Lorcan O’ Neill, dell’artista inglese Tracey Emin, che rimane allestita fino al 2 febbraio 2013. La nuova serie di lavori che l’artista di fama internazionale ha realizzato per l’occasione, come di consueto, sono di matrice intimamente autobiografica: guache su carta, disegni a penna e matita, sculture, neon e ricami. Si tratta di lavori dall’estetica omogenea, delicati e travolgenti. Dopo che il celebre collezionista londinese Charles Saatchi la lanciò giovanissima insieme agli altri della Yba, il suo successo è inarrestabile.

Nel 2007 Emin rappresentò l’Inghilterra alla 52 Biennale di Venezia e nello stesso anno divenne un’accademica  alla Royal academy di Londra. Nel 2008 si è tenuta la sua prima grande retrospettiva alla Scottish national gallery of modern art, che fece il giro dell’Europa. Lo scorso anno, la Hayward gallery di Londra ha ospitato un’altra importante retrospettiva, Love is what you want , mentre una grande personale è stata organizzata al Turner contemporary di Margate. Attualemnte, invece, sono in corso, sparse per il mondo, diverse mostre personali. Nei lavori realizzati appositamente per Lorcan O’Neil è svelato un codice per memorie ed emozioni che possono essere dirette, poetiche, intime ma anche universali. Utilizzando le proprie esperienze di vita e spesso il proprio corpo come fonte materiale per i suoi lavori, Emin esplora in forma di autoritratto, sensazioni ed esperienze private. La carica espressiva dei lavori di Tracey Emin è prorompete, in questi l’artista rivela le proprie speranze, umiliazioni, successi e fallimenti in una maniera diretta e a volte anche graffiante, ironica e tragica allo stesso tempo, catturando anche la nostra curiosità voyeuristica senza diventare volgare.

L’azzurro con le sue sfumature, che dal più chiaro e morbido celeste sfociano fino al blu molto intenso, è un colore largamente utilizzato da Emin nei suoi lavori e proviene dall’attrazione che l’artista ha per il cielo all’alba, in quel momento di confine tra la notte e il giorno, come lei stessa all’inaugurazione della mostra ci spiega. Se consideriamo che il blu nella lingua inglese non è solo un colore, ma è anche un aggettivo utilizzato per indicare la depressione, la tristezza, nonché il colore per designare i film pornografici, potemmo leggere, con una consapevolezza maggiore, i lavori di Tracey Emin per i quali l’intensità del colore è scelta in relazione allo stato d’animo. In mostra compaiono due lavori al neon con testo, uno dei quali dà il titolo a questa: You saved me; l’altro rosa riporta il messaggio: I keep beliving in You (2009). Spesso anche i suoi disegni sono correlati da testo rivelando, ancora più chiaramente, il suo stato d’animo profondo e irrequieto. Nei suoi lavori il suo volto è appena accennato, altre volte è completamente oscurato o lasciato privo di attributi fisiognomici restituendo maggiore intensità e universalità. Anche in una delle sculture, Self portrait with my eyes closed, l’artista scegli di rappresentarsi con gli occhi chiusi. Sembrerebbe che nonostante l’artista racconti di se, esponendo la sua intimità, allo stesso tempo voglia sottrarre il suo sguardo, sede dell’anima, a quello dello spettatore. Dunque condividere senza donarsi nel profondo.

fino al 2 febbraio 2013

Lorcan O’Neill, via orti d’Alibert 1E, Roma

info: www.lorcanoneill.com