L’infanzia di Elliott Erwitt

Inaugura sabato 15 dicembre a Roma, a palazzo Incontro, la mostra Fifty kids di Elliott Erwitt. Cinquanta scatti di bambini, immortalati dall’obiettivo del fotografo per un progetto destinato ad aiutare, concretamente, tanti altri piccoli. Sì, perché la mostra, oltre a esporre i lavori di Erwitt per la gioia del grande pubblico, raccoglierà, attraverso la vendita del catalogo e di alcune stampe fotografiche, fondi per L’Adisco, l’associazione donatrici italiane sangue cordone ombelicale, presente sul territorio nazionale e al momento impegnata per la fine dei lavori di costruzione del nuovo reparto di day hospital e degli ambulatori di oncoematologia pediatrica dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino.

«Elliott ha ottenuto il massimo proponendo una gamma d’immagini rubate e sprigionanti un aroma, un sorriso dal suo intimo più profondo», parlava così Henri Cartier Bresson nel descrivere l’arte e le capacità del suo “allievo”. Guardando le fotografie, in mostra a palazzo Incontro, mai affermazione fu tanto calzante. I bambini immortalati, soggetti prediletti dal fotografo francese, insieme ai tanti altri personaggi “famosi”, buffi e molte volte comici, rendono quella semplicità e spontaneità propria dell’infanzia attraverso un profondo realismo e un’incontenibile leggerezza, possibile solo grazie all’uso della fotografia come propagazione dell’immediato. Non c’è costruzione nei lavori di Erwitt meno che mai nelle opere raccolte in Fifty kids, una mostra che ribadisce le doti del grande fotografo del secolo scorso: la storia non è artificio né costruzione, ma frammenti di vita reale colti al volo. E il lavoro di Erwitt, che nel 1953 su invito di Robert Capa entrò a far parte – proponendosi come “firma” autorevole e prestigiosa – della grande agenzia Magnum, colpisce sempre lo spettatore nella sua parte ombelicale. Promossa dalla provincia di Roma, nell’ambito del orogetto Abc, arte, bellezza e cultura e dalla Adisco, in collaborazione con SudEst57, curata da Chiara Massimello e organizzata da Civita, la mostra sarà aperta al pubblico fino al prossimo 17 marzo. Info: www.fandangoincontro.it