Uniti contro le mafie

Cultura più legalità, uguale libertà. Con questo slogan si è aperta a fine settembre la mostra alla Biblioteca nazionale centrale di Roma (viale Castro Pretorio 105, da lunedì a venerdì ore 10-18, sabato 10-13) che vede artisti della polizia di stato e non, uniti per dire no all’illegalità delle cosche attraverso l’arte. Una visione collettiva sulla percezione delle mafie nel vissuto degli operatori che la combattono e nell’immaginario di chi la filtra con gli occhi della propria sensibilità professionale.

Nomi noti del panorama artistico nazionale, da Paolo Troilo (nella home) a Riccardo Mannelli a Koji Yoshida, accanto ad artisti in divisa ignoti ai più: un’iniziativa che, al di là degli intenti lodevoli, può apparire meramente celebrativa e prestare il fianco a un’accozzaglia di generi e stili non certo proficua dal punto di vista artistico. Eppure, a ben veder l’esposizione rifugge dai rischi di sterile conformismo a cui si presta. Alcuni dei lavori in mostra non si distaccano dalla tipologia dei pittori della domenica ma nella maggior parte dei casi gli autori non sfigurano accanto ai loro “colleghi” più quotati. Tra questi, vanno segnalate per la potenza iconica delle immagini le tele di Roberta Coni e Angelo Barile o il portfolio fotografico di Giovanni Presutti dal titolo Eolo, dedicato all’ultimo affaire delle cosche: le pale eoliche nel Meridione. Alcune opere, come Patto di sangue di Antonio Scarpelli o Abuso edilizio di Cesare Inzerillo, suppliscono all’ingenuità realizzativa con la forza del messaggio sotteso. Altre, come i ritratti di Davide Puma (in foto, Io valgo, 2009), pur nello stile di maniera approdano a esiti discontinui non privi di un certo spessore tecnico.

Insomma, nel complesso l’esposizione curata da Roberta Di Chiara, presidente dell’associazione Arte “InDivisa” offre più di quanto promette, non sfigurando da un punto di vista artistico, oltre che come testimonianza d’impegno civile, a fronte di tanto ciarpame sotto ai riflettori mediatici. Finissage il 18 ottobre (ore 18), con il concerto degli ottoni del complesso bandistico della polizia. Info: www.bncrm.librari.beniculturali.it

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