Paul Klee e l’Italia

Paul Klee e l’Italia è la mostra che si svolge alla Gnam di Roma per celebrare il rapporto fra l’artista e cultura italiana. Insieme alle opere dell’artista sono esposti i lavori di Kandinsky, Moholy Nagy, Max Bill, Albers, Licini, Soldati, Perilli, Novelli e altri, nel rapporto fra l’influenza che l’arte della penisola ha esercitato sul maestro e viceversa che il maestro ha esercitato sulla scena nostrana. Cinque le sezioni: Il viaggio in Italia 1901-1902 – Invenzioni, Tra espressionismo e futurismo, Le vacanze d’artista 1924 -1932, Gli anni della nostalgia. L’opera tarda 1934-1940, L’Italia e Klee.

L’artista tedesco, nato in Svizzera nel 1879 e ivi morto nel 1940, è insieme a Kandinsky uno dei maggiori interpreti dell’arte astratta che in lui si rivela come momento evocativo in cui guarda alla realtà con libertà e creatività rappresentativa. Amava la culla mediterranea tanto che oltre all’Italia ha visitato Tunisi e l’Egitto, è stato più volte in Sicilia, è stato a Roma, Napoli e Firenze, ma anche sull’isola D’Elba, a Viareggio, Venezia, Milano, Genova, Padova, Ravenna e Pisa. Nei primissimi anni del ‘900, quando parte per il suo primo Grand tour, acquisisce suggestioni, soprattutto dall’arte classica, e le elabora. Interessante l’influenza dei mosaici bizantini di Ravenna che lo conduce verso una fase in cui utilizza la tecnica del pointillisme. I futuristi, che Klee non conosce direttamente, ma di cui studia le opere, lo catturano nell’ispirazione durante gli anni ’10 del ‘900 e attraverso questo colloquio ideale egli rielabora il linguaggio degli italiani in funzione della sua espressività fatta di astrazione.

Durante l’insegnamento al Bauhaus viaggia continuamente in Italia, finché a seguito di una malattia non potrà più soggiornare all’estero, a partire dal 1935. Le esperienze più importanti che segnano il cammino dell’artista nel suo contatto con la nostra penisola sono l’avvicinamento alla classicità, il bagaglio musicale che si estendeva dall’opera al teatro al melodramma, il lasciarsi attrarre dall’atmosfera naturale del nostro paese e la fascinazione per l’architettura. Un altro contatto con l’Italia lo si deve al suo percorso espositivo: Klee ha partecipato più volte alla Biennale di Venezia e ha esposto in spazi a Milano, Torino e Bologna, tanto che artisti del calibro di Melotti, Licini e Novelli ne hanno tratto ispirazione, mentre di Klee hanno parlato critici come Argan, Ponente e Dorfles. Il catalogo con saggi delle curatrici, Tulliola Sparagni e Mariastella Margozzi, è edito da Electa e all’interno è presentato il carteggio con la moglie Lily durante i suoi viaggi e alcuni testi critici storici selezionati accuratamente. Per questa mostra hanno collaborato Electa, Civita, Arthemisia group e 24 ore cultura – gruppo 24 ore. Inoltre si svolge il laboratorio didattico, Vacanze da artisti, dedicato ai più piccoli e organizzato dai servizi educativi della galleria e Coopculture, che gestisce l’offerta didattica.

fino 27 gennaio 2013

Galleria nazionale d’arte moderna, viale delle Belle Arti 131, Roma

Info: www.gnam.beniculturali.it

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