Una delle due mostre (con Non ci ammazzerete mai tutti) diametralmente opposte nello spazio fisico, contaminano l’esposizione dell’opera testimoniando fotograficamente il lavoro dell’altro. 2Way dà movimento all’Esperienza indiretta che rende il vicino lontano, presente e assente, mettendoci in contatto con gli eventi, ma non con il loro vissuto. La doppia esposizione offre lo stesso spettacolo ma in diversi luoghi, divenendo arena dell’inganno visivo oltre che l’unificazione che esso realizza. Glory all ospita Rules, installazione di Sergio Salomone composta da 36 soldatini “ingoiati” per metà in tavolette di paraffina colorata che inneggiano motti di falsa speranza. In tempi di crisi le demagogie fioriscono intrappolando il pubblico nell’impraticabilità dell’azione, così come i soldati, armati e pronti all’avanguardia di Rules evocano, non l’esercizio di volontà di potenza, ma l’immobilità del pensiero. Il materiale insapore e inodore, untuoso al tatto, facile alle rottura e sensibile ai cambiamenti di temperatura, mantiene la specialità mobile e fragile del linguaggio, che liberato dalla rigidità pragmatica del messaggio di propaganda, gli dona un’espressività imprevista.