Per certi versi

Reggio Emilia

La personale di Marco Ferri, curata da Francesca Baboni e Stefano Taddei, sarà inaugurata sabato 6 ottobre in occasione della Giornata del contemporaneo promossa da AMACI, Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani. In mostra, una cospicua selezione di opere recenti, alcune delle quali realizzate appositamente per l’occasione, che esemplificano il lavoro semplice, ma allo stesso tempo complesso, dell’artista laziale, che per la prima volta espone in una personale a Reggio Emilia. Il titolo della mostra Per certi versi gioca ironicamente sul senso del verso e della parola. Possono essere i versi diversificati delle geometrie che l’artista crea con la carta e che si muovono in diverse direzioni, viaggiando sul confine tra pittura e scultura, con un’impronta non soltanto decorativa ma anche poetica, oppure i versi di una poesia o di giochi di parole, ambito letterario molto caro all’autore e con il quale palesemente si raffronta. Marco Ferri si diverte infatti a giocare sull’ambiguità semantica e segnica con opere di vario formato, da molto piccole a molto grandi, che danno adito ad interpretazioni leggibili su più di un livello.

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