Party povera

Milano

Fabio Marco Pirovino (classe 1980) presenta un nuovo progetto site specific. Sette pareti mobili creano uno spazio autonomo e componibile e assecondano soluzioni di messa in opera sempre differenti. Su ciascuna delle pareti è presentata una nuova serie di 50 disegni dell’artista. I numerosi echi attivati dal titolo in riferimento al termine “arte povera” inducono a una “idealizzazione problematica della crisi economica”. Ma nell’installazione di Pirovino i rimandi a elementi tradizionali della storia dell’arte assumono anche una valenza concettuale: la larghezza di ciascun modulo deriva dal valore del numero aureo calcolato sulla base della sua altezza, mentre la somma delle profondità di tutti i moduli corrisponde alla sezione aurea sulla lunghezza totale dello spazio espositivo.

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