La mostra Vanitas di Emiliano Manari a cura di Sarah Palermo è un omaggio, una riflessione sul tempo e sull’estetica di un’immagine che si mostra davanti ai nostri occhi, una narrazione. Non solo uno sguardo trasversale alla storia dell’arte del contesto storico seicentesco, ma anche il racconto della caducità del tempo, della bellezza effimera della vita terrena, della sontuosità dei materiali e delle stoffe con cui amavano rappresentarsi i maggiori committenti della chiesa barocca di Roma. I lavori interpretano però anche la contemporaneità, dove il tema estetico della bellezza sembra aver travalicato la condizione di fugace transitoriètà, assurgendo a valore fondante di molte esistenze, ignorando il concetto proprio di Vanitas.