Diane Arbus, una retrospettiva

Suicida nel 1971 all’età di 48 anni, la fotografa statunitense (di origini russe) Diane Arbus, viene omaggiata a Berlino con una retrospettiva intitolata semplicemente con il suo nome. Fino al 23 settembre, lo storico spazio culturale Martin gropius bau presenta al pubblico duecento fotografie dell’artista di New York.

Il tema? Quel mondo dei “freaks” tanto amato da Arbus: persone più o meno famose, incontrate tra Manhattan e San Francisco, prevalentemente immortalate per strada. Fotografie che riflettono la parte più buia dell’inconscio umano, che private di ogni orpello narrano la cruda realtà dei sobborghi della società statunitense.

Dunque le immagini patinate non trovano accoglienza nel modus operandi di Arbus, che ritrae senza sovrastrutture travestiti, giganti, prostitute e nani, così come “semplici” cittadini. Tutti in posa nel loro ambiente, giustamente fieri del proprio esistere in quanto individui, al di là di qualsivoglia forma imposta oppure prestabilita. Da parte sua Arbus è attenta a non veicolare messaggi di patetismo e di morbosità. La dignità dei protagonisti e nell’accettazione di se stessi, senza bisogno di alcuna approvazione di circostanza.

fino al 23 settembre

Martin gropius bau, Niederkirchnerstraße 7, Berlino

info: www.berlinerfestspiele.de