La personale di Alfredo Pirri, Crocefissioni e altri paesaggi primaverili, ha tagliato il nastro della nuova sede della galleria Giacomo Guidi, nel cortile di palazzo Sforza Cesarini (realizzato nella seconda metà del Quattrocento dall’architetto Baccio Pontelli).
Con la curatela di Ludovico Pratesi e visitabile fino al 15 settembre, la mostra romana ospita un’interessante installazione dell’artista cosentino, concepita per dialogare con l’ambiente circostante. Uno scambio intimo e segreto tra architettura e colore, materia e luce, che contraddistingue l’iter di Pirri. L’artista calabrese, che vanta partecipazioni importanti (dalla Biennale di Venezia nel 1988 e nel 1993, alla Biennale dell’Avana, a Cuba, nel 2001, alla Quadriennale del 1966) spiega: «Le opere in esposizione si dispongono ad aprirsi come fa il fiore dopo una lunga preparazione invernale. Si tratta del risultato di un lungo inverno di lavoro solitario, in uno studio dove nessun altro, oltre a me, ha messo piede o mano».
A integrare le sue parole ecco quelle del curatore Pratesi: «Crocefissioni e altri paesaggi primaverili è concepita come una parentesi di riflessione, quasi una forma di dichiarazione poetica legata all’idea di mettere in relazione due momenti diversi di vita dell’opera, l’ideazione e l’esposizione, per presentare uno spazio che sogna se stesso, secondo il desiderio di Pirri».
Giacomo Guidi arte contemporanea, palazzo Sforza Cesarini, corso Vittorio Emanuele II 282/284, Roma.
info: www.giacomoguidi.it