Immobile Fausto Melotti

La stagione estiva del Mart, Rovereto, ha dato spazio a grandi nomi di spessore internazionale come Fausto Melotti con Angelico geometrico, un percorso di forte impatto artistico a cura di Denis Viva. La concretezza delle opere è resa unica nella ricerca astratta del non-movimento delle stesse. Immobili, ma esaminate e lavorate per essere giocattoli della mente, un osservarle a lungo in attesa di un colpo si scena, di un soffio di vento che gli ridia vita. Come nella speranza di una pace con l’anima per tornare a respirare.

La mostra ha lo scopo di concedere un’auto-definizione in cui l’artista accosta immaginazione e raziocinio, concretezza tattile degli oggetti e impalpabilità eterea della loro forma. «L’arte – affermava Melotti – è stato d’animo angelico, geometrico. Essa si rivolge all’intelletto, non ai sensi». Immaginare la concretezza del reale, grazie a materiali tattili, veri, deperibili e comuni. L’artista, con le sue opere, scende nei particolari del quotidiano, studiando le reazioni lineari delle cose, un visone schematica, nata da fantasie che non si allontano dal momentaneo senso di esistenza. In particolare, l’esposizione si concentra sulla fase di rinascita dell’opera di Melotti a partire dagli anni Sessanta.

In un clima di profondo e generalizzato cambiamento in atto nel paese, i giovani astrattisti di quegli anni guardavano con ammirazione e stupore alle pionieristiche opere di Melotti negli anni Trenta. Parallelamente, Angelico geometrico ripercorre l’evoluzione più personale dello scultore roveretano con opere quali Città (1963) ed Ellissi (1964). In questi anni infatti Melotti svilupperà maggiormente componenti oniriche e metafisiche, in cui l’ambiguità fra astrazione e figurazione prevale sull’iniziale rigore geometrico. Le cento opere comprendono un’ampia serie di confronti seri e articolati con le opere di artisti come Kenneth Armitage, Agostino Bonalumi, Alexander Calder, Carlo Carrà, Enrico Castellani, Giorgio de Chirico, Lucio Fontana, Alberto Giacometti, Piero Manzoni, Marino Marini e Louise Nevelson.

fino al 30 settembre

Mart, corso Berttini 43, Rovereto

info: www.mart.tn.it