La città violenta

L’Istituto superiore di fotografia e comunicazione integrata ha inaugurato il 9 luglio nello lo spazio Cerere la mostra fotografica Dusseldorf/Roma: catalogazioni sistematiche, a cura di Ottavio Celestino. Ventidue i fotografi coinvolti nel progetto (Marco Ardemagni, Filippo Arena, Edouard Arnold, Martina Biccheri, Lorenzo Cecilia, Livia Coccia, Andrea Coclite, Andrea De Angelis, Filippo Di Rosa, Salvatore Femia, Angelo Giovannetti, Paolo Ippolito, Jonas Lattanzio, Federico Nardelli, Martina Pavia, Andrea Pilia, Ugo Salerno, Cristina Scialanca, Thomas Tozzi e Valeria Vari), i quali sono stati invitati a rileggere in maniera personale e non convenzionale alcuni aspetti delle aree metropolitane, traendo ispirazione dalla tecnica e dall’approccio mentale della moderna scuola di Dusseldorf.

Marco Ardemagni, Filippo Arena e Martina Biccheri partono ad esempio da un auditorium, da stazioni ferroviarie e palazzi in costruzione, realizzando i proprio contributi interpretativi alla comprensione delle metropoli senza mai distaccarsi dalla rigorosa oggettività propria dell’esperienza di Bernd e Hilla Becher. Proprio loro furono la coppia che nel 1976 diede vita alla scuola tedesca, una vera e propria rivoluzione nel campo della fotografia. Tutti i lavori sono realizzati rigorosamente in bianco ottico, secondo un personale gusto e un proprio modo di sentire la città: c’è infatti persino chi ha sentito la necessità di entrare fisicamente negli edifici e ne ha voluto documentare gli interni storici e lussuosi, nei contrasti stridenti che questi generano rispetto a realtà urbane più genuine e meno patinate.

spazio Cerere, via degli Ausoni 3, Roma

info: www.spaziocerere.it