Die wende, la piscina al museo

Bolzano

La facciata di Museion si illumina con una nuova “storia”: dalle ore 22,00 viene infatti proiettato il video Die Wende dell’artista Ingrid Hora (Bolzano, 1976). La proiezione sarà preceduta da un artist talk, un incontro in cui l’artista parlerà del suo lavoro in dialogo con la curatrice della rassegna, Frida Carazzato. In una piscina un gruppo di anziane signore, cuffia bianca e costume blu, esegue composto una coreografia di nuoto sincronizzato. È questa la scena narrata dal video grazie a cui la facciata del museo sembrerà invasa da un’enorme piscina. Die wende è il titolo della coreografia in cui sono impegnate le signore. Significa “volteggio” e si riferisce al giro completo compiuto dagli atleti del nuoto sincronizzato sott’acqua. La parola può voler dire però anche “svolta”: dopo la caduta del muro di Berlino il termine si riferisce infatti al processo che porta dal socialismo alla democrazia e dall’economia pianificata al capitalismo. L’ambivalenza della “svolta” compiuta dalle anziane signore rivela appieno il suo significato simbolico quando apprendiamo che le donne appartengono a un’associazione della Germania dell’Est attiva da oltre vent’anni. I temi del confine e dell’ambivalenza tra finzione e realtà sono il filo conduttore anche degli altri lavori in programma. A Ingrid Hora seguirà dall’8 agosto Sonia Leimer con il video 2030, 2010 in cui una figura simile a un astronauta sembra esplorare un paesaggio lunare. Chiude la rassegna, dal 5 settembre, l’opera di Hilario Isola e Matteo Norzi Large Glass (Editing), 2010. Nel video i piani espositivi di Museion si trasformano in un enorme acquario, in cui nuotano specie marine esotiche, mentre un sommozzatore sembra pulire la superficie della facciata.

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