Il reality letterario

Non si è mai capito se uno scrittore deve essere fuori dal mondo per poterne scrivere con distacco e lucidità o dentro fino al collo per raccontarlo con poco distacco ma con molto cuore. Nel dubbio Lidia Ravera, direttrice artistica del primo festival letterario di Ventotene,  ha preso una manciata di romanzieri e l’ha sbattuti su un isola deserta. Quando si dice mettetrci una pezza. Lontani dal mondo gli scrittori Barbara Alberti, Marco Baliani, Caterina Bonvicini, Marco Lodoli, Francesco Pacifico, Laura Pariani, Sandra Petrignani e Sandro Veronesi (nella foto) vivono da ieri e fino a domenica su un pezzo di terra circondato dal mare e distante da tutto e da tutti. O quasi. Perchè se è vero che l’isola è deserta è altrettanto vero il fatto che i nostri naufraghi sono ripresi notte e giorno senza sosta dalle telecamere. Ci risiamo, quando il Grande fratello sembrava veramente aver stufato tutti, quando l’Isola dei famosi non ospitava più famosi, ecco che sbuca l’Isola degli scrittori, perchè è così che si chiama, che dietro una parvenza di serietà, è pur sempre letteratura, ripropone il putrido televisivo.

Forse no. Prima di tutto l’evento è legato al lancio della prima edizione del festival delle letterature di Ventotene, secondo poi dai nastri registrati uscirà fuori un film-documentario e terzo non è un evento live, come i reality veri e propri. Tanto per capirci non vedremo Veronesi che va in bagno. Selezione. Ci sarà una selezione dei fatti clou che viene aggiornata giorno per giorno e visibile qui. È la stessa Lidia Ravera che armata di telecamera riprende la quotidianità, se è di questo che possiamo parlare, dei vari scrittori. I romanzieri non hanno altro scopo se non quello di fare il proprio lavoro: scrivere. Più precisamente scrivere sull’isola e dell’isola perchè a fine evento un reading dei vari racconti chiuderà l’azzardato esperimento. Lo scopo è quello di creare un posto con le parole, vedere come occhi diversi vedono diversamente la stessa cosa. «Voi avete bisogno dell’isola e l’isola ha bisogno di voi» Così sintetizza la stessa direttrice.

E se gli scrittori pensavano di farsi nel bene o nel male una vacanza di una settimana sbagliavano e di grosso. Ogni sacrosanta sera Ravera a cena, col sorcio in bocca, interroga i protagonisti sui temi più o meno caldi, più o meno contemporanei. Tra i tanti: Ispirazione, viene dal nulla che basta una mela in testa per scoprire la gravità o va ricercata? TQ, cioè esiste o non esiste questa generazione di scrittori trenta quaranta e se sì esiste pure CS, cinquanta sessanta, SO settanta ottanta, NC novanta cento? La verità è che per quanto l’Isola degli scrittori assomigli in maniera imbarazzante al più basso dei reality show ha comunque un’aura di rispettabilità dovuta all’incredulità generale del fatto che veramente degli scrittori stiano facendo una cosa del genere.

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