Concentrati, respira

Dal 21 giugno è possibile visitare, presso la Blindarte contemporanea di Napoli, la seconda personale in galleria dell’artista danese . Il pittore vive e lavora in Danimarca. Ha esposto in numerosi e prestigiosi spazi espositivi: Norvegia, Svezia, Inghilterra, Germania e Italia. Sue opere sono incluse in diverse importanti collezioni pubbliche e private. L’artista per questa occasione ha appositamente realizzato 7 nuovi acrilici su tela e ha richiesto che ciascun dipinto fosse accompagnato da una seduta da lui accuratamente selezionata, su cui il visitatore potrà accomodarsi. L’artista stesso indica alcune semplici azionii: “Concentrati. Svuota la mente. Respira. Fai una pausa!”, per predisporsi all’osservazione, quasi una contemplazione, dei suoi dipinti. Poiché godere a pieno di ciò che l’arte propone non è cosa facile, in questo modo viene concesso all’osservatore tutto il tempo necessario per apprezzare pienamente i contenuti dei lavori. Quando, sdraiati su un prato si osserva il cielo e il rapido passaggio delle nuvole alla deriva, la mente resta meravigliata della ricchezza dei dettagli, dei colori, delle forme, pur senza focalizzare l’attenzione su nulla in particolare.

Con questa immagine l’artista ci suggerisce un modo con cui accostarsi alla visione dei suoi dipinti, che – come sempre nei suoi lavori – attraversano armonicamente i confini dei generi e degli stili della pittura senza mai che ne prevalga uno soltanto. I suoi dipinti si mostrano come opere figurative, quasi iperrealiste, ma allo stesso tempo astratte; presentano una struttura prospettica, ma contemporaneamente la negano. Lo spettatore è proiettato in una realtà completamente sgombra da pregiudizi e condizionamenti, dove il gioco di ambiguità tra ciò che è reale e ciò che è finzione, il forte richiamo agli elementi della natura, e l’utilizzo di citazioni, partecipano al coinvolgimento emotivo volto a rappresentare la spiritualità che pervade ogni cosa. Anche i suoi nuovi lavori confermano questa attitudine: appaiono come delle astrazioni nelle quali si possono riconoscere elementi che non sono riconducibili ad un unico contesto in particolare, piuttosto a una costellazione di contesti possibili, con varie influenze, tra cui Cy Twombly.

Sono composizioni di elementi naturali e di citazioni simboliche che nel loro insieme risuonano come una pratica zen. La mostra suggerisce di predisporsi a una condizione meditativa, indispensabile per poter godere a pieno della spiritualità che pervade la vita. Ispirandosi alle parole di Lawrence, Dröscher invita a visitare la mostra come una opportunità di vagare per una terra incognita dove “ci sono vasti reami di coscienza ancora inaspettati”. Le sedute in esposizione, accuratamente selezionate dall’artista, sono di Charles Eames (Lunge chair, Side chair), Ludwig Mies van der Rohe (Barcelona chair), Eero Saarinen (Tulip chair), Marcel Breuer (Wassily chair), Warren Platner (for Knoll side chair), Verner Panton (Lounge chair), Mario Bellini (Camaleonda, cameleon), De Sede (1025 sofa).

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