Due personali per Vigliaturo

Capita raramente che un artista abbia la possibilità di esporre i propri lavori in due importanti mostre personali che si svolgono in contemporanea l’una all’altra. Capita ancor più di rado che a un artista in vita venga dedicato un museo, ma questo a Silvio Vigliaturo era già successo sei anni fa, quando la municipalità di Acri (Cs), suo paese d’origine, decise di dare spazio a un’imponente collezione di suoi dipinti e sculture in vetro disponendola in un dettagliato percorso biografico.

Non stupisce, allora, che il nome dello stesso artista, spesso limitatamente definito “maestro del vetro”, campeggi in questi giorni all’ingresso di due spazi espositivi molto distanti l’uno dall’altro, toccando i capi estremi della nazione. Mentre la mostra Help! al Museo regionale di scienze naturali di Torino era in pieno svolgimento, infatti, sabato 9 giugno, nella suggestiva cornice dell’ex Chiesa del Carmine di Taormina (Me), si è inaugurata la sua gemella Glass mixtures, che raccoglie una serie significativa di testimonianze pittoriche e scultoree della produzione più recente dell’artista.

Rispetto a molta altra arte contemporanea, quella di Vigliaturo gode del pregio di rendersi immediatamente fruibile allo spettatore, grazie alle forme sinuose, ancora riconoscibili nonostante l’astrazione, e, soprattutto, grazie alla maestria con cui vengono distribuite le cromie nette, che nel vetro sono ulteriormente esaltate dalla trasparenza della materia e dalla sembianza di liquidità che l’artista riesce a donarle aggiungendo piccole soffiature alla precedente fusione, in una perfetta mescolanza di tecniche.

Proprio di mescolanze, come suggerisce il titolo della mostra, è fatta quest’arte. Mescolanze tra media diversi, come pittura e scultura, che però, nel fare di Vigliaturo sono complementari l’una all’altra. Mescolanze di materiali che prendono vita nel momento alchemico dell’inserimento delle foglie d’oro o d’argento all’interno del vetro, come accade nell’affascinante serie di busti intitolata Angeli e Diavoli (2011). Infine, mescolanze tematiche, perché l’arte di Vigliaturo non è solamente giocata sul forte impatto estetico, ma ad esso aggiunge un sguardo appassionato sulla realtà che ci circonda, spesso lanciando moniti intesi ad accendere le coscienze del pubblico. Un arte del risveglio, dunque, in grado di esaltare i sensi nel momento stesso in cui nutre lo spirito.

 

Fino al 29 luglio

Ex chiesa del Carmine, piazza del Carmine, Taormina

Info: 3939485636